Non è certo la prima volta che scrivo per sfatare una serie di luoghi comuni su Israele ed i Palestinesi (potete trovare un altro mio post al riguardo, ad esempio, qui), ma il protrarsi della guerra del Sette Ottobre ha dato origine ad una serie di tormentoni — alcuni nuovi; altri, diciamo, "riciclati ad arte" — per cui si impone un aggiornamento.
La struttura del post è la stessa seguita per molti altri. Due colonne: da una parte, l'affermazione, dall'altra la smentita o la conferma(!) dell'affermazione. Prima di cominciare, devo fare una premessa, che è comune a quella di molti altri post: la propaganda si nutre, essenzialmente, di psicologia spicciola e di pigrizia mentale. Se uno fa un’affermazione che soddisfa emotivamente il suo interlocutore, nel senso che l’affermazione va a confermare quello che lui/lei pensa già o crede di sapere, nella stragrande maggioranza dei casi l'interlocutore stesso non si sentirà motivato a verificare quello che è stato detto e lo prenderà per buono.
Inoltre — e questa è la "grande lezione della propaganda" che ci hanno lasciato esseri spregevoli del calibro di Goebbels e Černenko — se si riesce a creare ed a far convergere un volume mediatico sufficiente tale da bombardare costantemente l'opinione pubblica, si può convincere tanta gente di qualsiasi cosa. La voglia di "essere dalla parte giusta" — che, in un animale sociale come l'uomo, è la parte a cui aderiscono i più — e, di nuovo, la pigrizia mentale faranno il resto del lavoro.
Detto questo, cominciamo.
AFFERMAZIONE | ANALISI |
1. Israele sta compiendo il sistematico genocidio del Popolo Palestinese. | Affrontiamo subito il "pezzo forte" della propaganda propal: sua altezza reale il genocidio. Questo, temo, richiederà un po'. Metterò da parte le — francamente inutili — disquisizioni sulla definizione di genocidio perché, sia pur giustificate dall'abuso cinico e sistematico del termine, le trovo di una freddezza che davvero non si addice all'argomento in oggetto. C'è una guerra in corso e nelle guerre la gente muore. Purtroppo, nelle guerre non muoiono soltanto i soldati che si affrontano sul campo di battaglia. Magari...! Nelle guerre, ad avere la peggio sono, in ordine crescente di ingiustizia: i civili in buono stato di salute, i feriti, gli anziani, i bambini. Un fiume di sangue innocente che si ingrossa ancora di più se la guerra viene combattuta in una situazione cinicamente scelta da una delle parti, Hamas, proprio per esporre il più possibile la popolazione civile alla morte, massimizzandone l'effetto mediatico. Ma questa non è la cosa peggiore. La cosa peggiore è che funziona. E alla grande. Del resto, se il governo di Gaza tenesse minimamente ai propri civili:
Il fine dei leader di Hamas — probabilmente l'organizzazione più cinica al mondo — non è vincere la Guerra del Sette Ottobre sul campo di battaglia; non lo è mai stato. L'obiettivo, invece, sono i soldi. Una media di 800 milioni di dollari annui in "aiuti internazionali" che rischiava di assottigliarsi, specie a seguito della guerra in Ucraina. Una cifra notevole che, sinora, è stata gestita, spartita, intascata e spesa senza alcuna rendicontazione da un limitatissimo gruppo di capi (erano in sei, ma ora sono meno, perché alcuni sono morti) che fanno la bella vita all'estero nei migliori hotel extra-lusso di Qatar e Oman. Va da sé che più civili muoiono e più di questi morti sono bambini, tanto più in Occidente si potrà fare pressione sulla politica e sull'opinione pubblica perché gli "aiuti umanitari" riprendano e, anzi, aumentino. Quindi, sentitevi pure liberi di condannare Israele perché preme il grilletto e uccide in guerra. Ma soltanto se voi considerereste normale vivere in un Paese in cui l'esercito, invece di difendervi, si nasconde di proposito in mezzo a voi ed ai vostri figli e costruisce un'enorme rete di tunnel rifugio a proprio uso e consumo, ma a cui voi non potete nemmeno avvicinarvi. Tutto ciò premesso, quanti morti ci sono stati a Gaza sinora (giugno 2025)? Questa è facile: un numero certo non c'è. Ci sono le cifre del "Ministero della Salute di Gaza" (cioè, un uomo di Hamas che non è nemmeno a Gaza) che coincidono magicamente con quelle della "Protezione Civile di Gaza" (lo stesso uomo di prima, solo di profilo). I due Enti sopracitati non esistono e non sono mai esistiti. Né sono mai stati menzionati prima di circa un anno fa, ossia dopo più o meno sei mesi di guerra. La Protezione Civile, poi, è un'invenzione ancora più recente, anche meno di un anno fa. Forse solo sei mesi. Quindi, stando a ciò che dice Hamas, ad oggi ci sarebbero circa 55mila morti, tutti rigorosamente civili e di cui 1/3 "bambini". In un anno e mezzo di guerra, all'IDF non sarebbe riuscito di ammazzare un solo miliziano che è uno. Ma pensa. La cosa puzza di propaganda di Hamas ad uso e consumo delle masse occidentali come Allah solo sa. Tuttavia, queste cifre vengono copincollate con disinvoltura, come si usa oggi, dall'ONU (!), dalle ONLUS e, neanche a dirlo, la stampa tutta. C'è, anzi chi le spara anche più grosse ed arriva a cifre ridicole. Tanto la verità è che quanti morti ci siano davvero a Gaza, e quanti siano miliziani di Hamas e quanti invece no, non lo sa nessuno, né nessuno potrebbe mai saperlo. Allo stato attuale, finché la guerra infuria, nessuno può controllare e, di conseguenza, non può né confermare né smentire un bel niente. Quindi, sentitevi liberi, amici giornalisti. Inventate! Tanto oggi conta solo la viralità; non si fanno più neanche le smentite, e la verifica delle fonti è roba da XX Secolo. Ma diamo pure per vera questa cifra dei 55mila "civili", di cui un terzo "bambini". Per il "Ministero della Salute di Gaza", i "bambini" sarebbero tutti i minorenni. Se un sedicenne indottrinato al terrorismo nelle scuole dell'UNRWA ti spara addosso con un kalashnikov e tu lo uccidi, al di là del fatto che l'atto in sé sia un fallimento per l'umanità intera, tu hai ucciso un miliziano o un "bambino"? Vi lascio con una considerazione: stando alle più recenti statistiche demografiche della World Population Review (non proprio l'ultima arrivata), la popolazione di Gaza è aumentata del 2,84% su base annua; quindi, all'incirca, dall'inizio della guerra. Ignorate pure le proiezioni future, che sono ancora più alte. Pertanto, questa affermazione che non si tratterebbe solo "morti di guerra" ma che questo sia un vero e proprio "genocidio sistematico", esattamente, da quale fatto concreto si evincerebbe? |
2. Israele sta compiendo un vero e proprio atto di sostituzione etnica volto ad eradicare le popolazioni arabe da Gaza ed a sostituirle con quelle di religione ebraica. | Curiosa affermazione. La popolazione di lingua araba e religione islamica in Israele (anche in Israele! Non solo nella Palestina araba!) è di gran lunga quella con la più alta crescita demografica, da decenni. Nonostante il flusso migratorio di Ebrei in Israele, ultimamente in ripresa per effetto dei sempre più frequenti episodi di antisemitismo in Europa (!), oramai circa il 20% della popolazione israeliana è arabo-musulmana. Circa due milioni di persone, o un Israeliano su cinque. Della crescita demografica esponenziale della popolazione di Gaza si è già detto nella risposta alla domanda precedente: +2,84% solo nell'ultimo anno (e con la guerra). Nei territori dell'Autorità Palestinese siamo un po' più bassi: +1,97%, ma comunque in netta crescita (per darvi un termine di paragone, oggi in Italia siamo al –0,3%, cioè in decrescita). In altre parole, se questo fosse davvero un tentativo israeliano di sostituzione etnica ai danni degli Arabi Palestinesi, lasciatemi dire che sarebbe il tentativo più fallimentare nella storia dei tentativi fallimentari, perché sta ottenendo esattamente l'effetto opposto. Gli Ebrei sono, in percentuale, sempre meno. Un disastro. Ma chi c'è a capo di questa cosa, un consigliere comunale dei Cinquestelle? Ci sarebbe da cacciare via a pedate tutti i membri del Comitato dei Savi di Sion (?) e sostituirli con gente più competente. Ad esempio, con i leader dei Paesi Arabi del Nord Africa e del Medioriente. Quelli sì che sapevano fare bene certe cose! Efficaci, ragionevolmente rapidi e pure silenziosi; non protestava mai nessuno. Di cosa parlo? Be, all'inizio del XX Secolo, tra Nord Africa e Paesi del Medioriente, vivevano circa un milione di Ebrei (circa 800mila in Nord Africa e il resto in Medioriente). In Europa, invece, tra Est e Ovest, circa nove milioni. Ad almeno sei dei circa nove milioni di Ebrei europei credo sappiamo tutti cosa sia successo. Quindi, inutile soffermarsi. Invece, nel corse del XX Secolo, il milione circa di Ebrei nordafricani, siriani, iracheni, persiani, eccetera sono divenuti oggetto di persecuzioni sempre crescenti, che si sono intensificate con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Chi l'avrebbe mai detto...?! Non sono stati tutti uccisi, ma privati in misura crescente dei loro diritti, spogliati dei loro beni e poi messi alla porta dal Paese che per secoli era stato casa loro; in alcuni casi obbligati alla conversione e, ovviamente, dove la situazione rendeva la cosa fattibile, ammazzati e tanti saluti. Le persecuzioni sono continuate sino ai giorni nostri. Sapete quanti ne sono rimasti oggi, di questo milione circa? Neanche 10mila, tra Nord Africa e Medioriente — ovviamente, escludendo Israele. Scommetto che gran parte di voi non lo sapeva nemmeno. Del resto, il tutto è avvenuto in un silenzio perfetto. Non un corteo. Non una manifestazione. Non una protesta. Nemmeno un trafiletto sui giornali o una Risoluzione ONU. Un milione è tanta gente. Non è questo, forse, un lavoro di sostituzione etnica davvero ben fatto? |
3. E' una guerra ingiusta ed asimmetrica, in cui un esercito vero e proprio fronteggia una popolazione inerme e disarmata, perché è noto che Gaza non ha un esercito. | Soltanto il giorno dell'attacco, il Sette Ottobre 2023, da Gaza Hamas ha lanciato su Israele 5.000 missili a medio raggio, che hanno colpito tutte le principali città israeliane. Ma questo solo il giorno dell'attacco. Alla data del 28 dicembre 2024 — quindi sei mesi fa — la conta è salita a circa 12.000 missili a medio raggio. Attenzione: questi non sono i vecchi razzi Qassam, con una gittata massima approssimativa di 10 km, quando va bene, ed una precisione simile alla mia quando provo a giocare a freccette in un pub e acceco la cameriera. Di quelli, Hamas ne ha sparati a decine di migliaia, per ingannare il sistema di intercettazione Iron Dome. Questi sono missili a medio raggio, gli M75, di progettazione iraniana, che hanno colpito Tel Aviv, a circa 70 km in linea d'aria. A questi si aggiungono i missili a medio raggio ancora più moderni, come i siriani M-302, di cui Hamas dispone a centinaia. Hamas dispone anche di alcuni M-160 a medio-lungo raggio (160 km). Inoltre, Hamas possiede batterie semi-mobili per il lancio di missili, centinaia di razzi anticarro "Al-Yassin", mortai con relativi proiettili, un'estesissima rete di tunnel (oggi per lo più distrutti, almeno a Gaza Nord) e almeno 30mila miliziani ben motivati, addestrati ed armati di granate e fucili mitragliatori kalashnikov con relative munizioni, ed organizzati in 24 battaglioni con gerarchie militari complete a tutti i livelli. Sostenere che Gaza non abbia un esercito solo perché i suoi miliziani combattono in borghese, o perché "Hamas non ha l'aviazione" non è una affermazione ascrivibile a quelle che sarebbe lecito attendersi da un rappresentante della specie homo sapiens. Ma fate voi. |
4. "Prendersela con Gaza dopo il Sette Ottobre è come bombardare la Sicilia dopo la Strage di Capaci." | Questa è virgolettata perché avrebbe un'origine certa (o almeno così credo; e se mi sbaglio, chiedo scusa). Sarebbe una frase pronunciata dal noto attore, autore, regista e conduttore siciliano Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF. Sarò informato male, ma a me non risulta che tra i mandanti delle stragi di Sicilia del 1993 ci fossero il Comune di Palermo, la Provincia di Palermo, la Regione Sicilia o qualsiasi altra istituzione siciliana che, in vari modi e forme, rappresenti il popolo siciliano. Niente del genere. Il mandante era invece una organizzazione criminale, Cosa Nostra, avulsa dalle istituzioni e separata dalla stragrande maggioranza del popolo siciliano. E' ovvio che in questo caso non avrebbe alcun senso attaccare la Sicilia. Gaza, invece, è una questione ben diversa. Perché? Perché i miliziani che hanno attaccato non erano un gruppo terroristico distinto dal governo della Striscia e avulso dalle istituzioni gazawe: erano uomini che venivano proprio dai ranghi dell'organizzazione che governa la Striscia di Gaza, cioè Hamas, ed è stata proprio Hamas ad aver pianificato, preparato e poi lanciato l'attacco. Al loro ritorno, con il loro bottino di sangue innocente ed ostaggi, c'erano festeggiamenti organizzati e premi in denaro per tutti elargiti proprio dal governo di Gaza. Ed è proprio questo mandato da parte delle istituzioni, questa precisa volontà politica di cui il Sette Ottobre è espressione, che trasforma un gravissimo fatto di sangue in un vero e proprio atto di guerra. E, se davvero lo ha detto PIF, mi dispiace due volte, perché ho visto due suoi film ("La mafia uccide solo d'estate" e "In guerra per amore") e mi sono piaciuti tanto tutti e due. E che cazzo, proprio...! |
5. Israele ha attaccato l'Iran per primo, senza essere stato provocato. Qui, a quanto pare, la logica dell'aggressore non vale più, vero? |
Cercherò di farla semplice, ché per lunghezza 'sto post è già peggio di un DPR esplicativo. Fondamentalmente, ci sono due modi di fare la guerra: uno è che io ti attacco direttamente, ma devo essere pronto. Se tu hai l'atomica ed io no, posto che tra i nostri stati ci sono circa 2.000 km, ossia una distanza sufficiente che ti consente di utilizzare un'arma tattica nucleare di pochi megatoni senza eccessivi rischi per il tuo territorio, e io non posso farci niente, be' forse io non sono pronto per una guerra diretta. Allora, intanto io sviluppo la mia arma atomica e, nel frattempo, addestro, finanzio ed armo tutti i gruppi militari che vogliono attaccarti: Hetzbollah, Hamas, la Jihad Islamica, gli Huti, chiunque. Loro, molto volentieri, si sporcano le mani, mentre io vengo lasciato tranquillo a sviluppare le mie armi. E' la guerra indiretta. Dico balle? Volete un esempio concreto? Eccolo. Hetzbollah è un esercito in piena regola completamente finanziato, armato e, soprattutto, controllato dal regime sciita degli Ayatollah. E' un po' il braccio militare operativo del regime per realizzare l'espansione egemonica in un'area del Medioriente piuttosto lontana dall'Iran. Soprattutto, Hetzbollah ha una propria organizzazione interna, che risulta distinta dal governo iraniano, anche se, di fatto, non è così. Quando Israele ha risposto militarmente ad Hamas, Hetzbollah ha attaccato da Nord. E gli Huti hanno cominciato a lanciare missili a lungo raggio (iraniani anche quelli, ma che coincidenza!) da Sud. Ora, cosa c'entrava Hetzbollah con Gaza e con Hamas? E che c'entravano gli Huti, che sono addirittura in Yemen? In teoria, niente. In realtà, Hetzbollah e gli Huti sono entrambi finanziati ed armati dall'Iran per uno scopo ben preciso: attaccare Israele. Questo Israele lo sa. Quindi davvero ha senso dire che Israele abbia attaccato per primo non provocato? Casomai, ha cambiato il tipo di guerra, trasformandola da indiretta a diretta. |
6. Tutto l'universo antifascista sostiene Gaza e adesso anche l'Iran contro l'aggressione nazisionista, per la quale tifano solo i fascisti! | Eh no, mi dispiace. So di dare a tanti un brutto mal di testa, ma le organizzazioni fasciste — TUTTE le organizzazioni fasciste — sostengono Gaza e l'Iran. E sono tutte contro Israele. Forza Nuova è arrivata a lanciare una petizione popolare affinché lo Stato Italiano interrompa ogni relazione diplomatica con Israele. Casapound parla di "aggressione a Gaza da parte dell’entità sionista nei confronti di una popolazione vessata da quasi 80 anni di occupazione". Non vi suona familiare, come linguaggio? Chissà cosa direste se per strada vedeste manifesti come questo... Stessa infografica, stesso linguaggio, stesso stile e spesso persino stesso messaggio dei manifesti dei centri sociali. Ti tocca leggere il logo, se no non si capisce chi lo abbia realizzato. Per cui, tutti i sostenitori di regimi totalitari, fascisti o diversamente fascisti (come i comunisti), sono per Gaza e contro Israele. A difendere Israele — almeno in Italia — sono rimasti i soliti quattro gatti che amano le libertà dell'Occidente e non sognano né Putin, né Xi Jin Ping, né la shariah: i liberali, i radicali, qualche socialista. Gente che ragiona. Quindi, poca. |
7. Israele e gli USA vogliono abbattere il regime degli Ayatollah e rimettere al suo posto il discendente dello Scià di Persia per controllare l'Iran! | Ecco, questa — purtroppo — è una eventualità che non piace nemmeno a me. Non me la sento di escluderla del tutto; non tanto per ciò che dice Israele, quanto per via delle recenti uscite di Donald Trump. Diciamo che mi sentirei più fiducioso sul futuro dell'Iran se alla Casa Bianca non ci fosse uno come Trump, che parla di assurdità come la "Riviera di Gaza" e che è talmente a digiuno di storia recente da non sapere che è stato proprio il corrotto regime degli Scià a motivare la gente a sostenere la rivoluzione islamista di Khomeini. La gente non voleva solo l'Islam. Voleva un Paese non corrotto, non fallimentare, fondato su dei princìpi. E questi cosa fanno? Rovesciano la dittatura islamista e ricreano proprio quella situazione che c'era prima e che ne ha alimentato l'ascesa? Gli Scià lasciamoli nei libri di storia. Il popolo iraniano non è quello gazawo: c'è una possibilità che gli Iraniani siano pronti per la democrazia. Quindi, lasciamoli provare. Che si diano un presidente ed un Parlamento da cambiare ogni cinque anni. Sosteniamo la transizione, proteggendola da illecite interferenze interne e straniere, e incrociamo le dita. |
Saluti,
(Rio)