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lunedì 27 gennaio 2025

L'Inutilità della Memoria

 

Salve.


Una volta credevo fosse utile ricordare la Storia.
"L'unico antidoto all'indifferenza è il ricordo", mi dicevo.
Devo ammettere che oggi non ne sono più così sicuro. A giudicare da quello che vedo e sento, la superficialità, il pregiudizio, non li sconfiggi con la memoria. 

 

Il ricordo, anche quello di un evento drammatico come lo sterminio -- no, il tentato genocidio, la soluzione finale -- degli Ebrei europei, africani e mediorientali è costantemente sepolto sotto le polemiche sterili che si nutrono di superficialità, di meme del cazzo, di pregiudizi ideologici. 


Diciamoci la verità: ingannare, tradire la memoria è semplice; quasi banale.
Basta inventarsi un genocidio inesistente, trasformando le vittime di guerra lasciate apposta a prendere bombe in testa -- poveri civili sacrificati agli interessi economici di un manipolo di dittatori mafiosi senza scrupoli, interessati solo a mantenere costante il flusso milionario di aiuti internazionali che si spartiscono in pochi senza alcuna rendicontazione -- in un "Ecco gli Ebrei che fanno agli altri ciò che i nazifascisti avevano fatto a loro nella Shoah".


Basta una bella sostituzione linguistica, in cui gli Ebrei diventano Israeliani e l'antisemitismo diviene anti-sionismo, e il gioco è fatto.
"Nulla giustifica quello che Israele sta facendo adesso!" e questione chiusa.


Poco importa che Israele non stia affatto facendo quello che dicono loro. Anzi. Se al cessate il fuoco si sono visti tanti, tantissimi Palestinesi (anche ragazzini e bambini) ben nutriti ed in salute festeggiare per strada, è proprio perché Israele NON ha commesso un genocidio, e -- diversamente da quello che sostiene Karim Khan, il giudice musulmano non proprio al di sopra di ogni sospetto, nel suo mandato di cattura internazionale emesso dalla Corte Penale Internazionale -- Israele NON ha affamato a morte i civili palestinesi.
Datela, un'occhiata alle foto di vere carestie, di veri genocidi e guardate come si riduce la gente, quando certe cose avvengono davvero.
Non che i morti non ci siano, sia chiaro: i morti ci sono, ma sono quelli di una guerra. Né più né meno l'ennesima guerra prima scatenata e poi persa dagli Arabi.
Non credo ci voglia la sfera di cristallo per capire che, se al posto di Israele ci fosse stato un qualsiasi Paese arabo, le cose oggi starebbero in modo molto, molto diverso.
Ma perché sottolinearlo? Tanto non importa a nessuno.

Della sorte dei Palestinesi cosa volete che importi a quei gruppi politici che li incitano alla "Resistenza sempre e comunque"? Alla "Lotta incessante"?
Questi gruppi di cosiddetti "filopalestinesi" sanno benissimo che, ad ogni nuova guerra scatenata dagli Arabi, ad ogni provocazione, seguirà una risposta militare che ridurrà ancora di più la terra dei Palestinesi, peggiorando ancora di più la loro condizione.
Se i "filopalestinesi" fossero davvero tali, inciterebbero i Palestinesi a cercare il negoziato, non a proseguire la lotta armata. Li spingerebbero a trattare, a liberarsi di Hamas (che, tra l'altro ha un sistema di valori che non potrebbe essere più antitetico a quello della Sinistra, e presenta invece inquietanti similitudini con il nazifascismo). 


Ma si sa, l'obiettivo dei "filopalestinesi", dei "pacifisti" (??) non ha niente a che fare né con i Palestinesi né con gli Israeliani.
La loro è un'agenda dettata dall'odio, ma non quello anti-ebraico. L'odio anti-capitalista e, soprattutto, anti-americano.
E' così che si spiega il sostegno offerto a Vladimir Putin, il dittatore chiamato a de-nazificare (??) l'Ucraina da... Chi?
Ed è sempre così che si spiega il loro supporto alla Cina di Xi Jin Ping, che sta internando in campi di concentramento gli Uiguri e da anni perseguita gruppi di dissidenti come i Falun Gong.
E, ancora, è per questo che non manifestano contro il regime iraniano, la cui Polizia Morale imprigiona e spesso ammazza a bastonate le sue stesse giovani cittadine solo perché non indossano il velo.

Contro questo atteggiamento, la Giornata della Memoria -- e la memoria della Storia in generale -- è inutile, impotente.
Queste persone, la Storia, la ricordano benissimo. E' solo che hanno un piano: smantellare la potenza geopolitica americana, per sostituirla con un'egemonia lontana dai valori del capitalismo.

Per loro, il crollo del blocco sovietico e del socialismo reale è stata una grande occasione perduta del Novecento, e se per farlo tornare è necessario spazzare via tutti gli Ebrei -- pardon, i "sionisti" (??) -- e, nel contempo, fomentare una guerra dopo l'altra sino a quando non resterà più un Palestinese vivo, a loro va benissimo.
Se per Enrico IV "Parigi val bene una messa", regolare i conti con gli Americani che "ci hanno liberato dal fascismo solo per schiavizzarci" (eh?!) val bene il genocidio -- stavolta vero -- non di uno, ma di due popoli.

Saluti,

(Rio)