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sabato 5 novembre 2022

Sospetti, invidie e talento in un popolo allo sbando

 Salve. 

In questi giorni, una delle notizie più lette sui social (e non) riguarda le polemiche seguite al caso di Carlotta Rossignoli, la ventitreenne veronese laureatasi in Medicina e Chirurgia al San Raffaele con 110 e lode in tempi da record. 

La ragazza, dopo aver conseguito a pieni voti il diploma di liceo classico in soli quattro anni (opzione tecnicamente possibile anche ai mie tempi, nel tardo Mesozoico) ed essere stata premiata come Alfiere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Mattarella nel 2017, ha completato anche gli studi universitari con undici mesi di anticipo, seguendo corsi svoltisi interamente in lingua inglese.

Inoltre, oltre a praticare sport e suonare il pianoforte – non so a quali livelli – la ragazza si impegnava per anticipare gli esami ed avere così più tempo da dedicare ai viaggi  intorno al mondo ed alla sua attività part-time come modella (!) e come conduttrice per una TV locale. Avrebbe anche un profilo Instagram con, credo, una cosa come diecimila followers che ormai, dopo lo scoppio del caso, saranno aumentati tantissimo.

Sono sicuro di essermi dimenticato qualcosa, ma il solo elemento in più che mi sovviene al momento è il fatto che la Rossignoli verrebbe da una famiglia benestante, anche se su alcune fonti c'è scritto che la madre è casalinga ed il padre è funzionario di banca. Non so. 

Ma supponiamo pure che, oltre tutto quello che ho elencato prima, la ragazza sia anche ricca, via!
Melius abundare

Non starò qui a raccontarvi le polemiche da parte degli utenti social e dei suoi compagni di corso... Le accuse di essere una privilegiata, di avere delle raccomandazioni, di aver elargito favori sessuali (e poteva mai mancare?) e chi più ne ha più ne metta.

Nemmeno voglio parlarvi della risposta del Rettore del San Raffaele, che ha elencato in modo, a parer mio, esaustivo tutte le norme che hanno consentito alla Rossignoli di laurearsi prima, sostenendo che la ragazza abbia conseguito la laurea in Medicina nel corso del primo semestre del sesto anno, anziché al termine dello stesso, sulla base di un'opzione che ogni studente del San Raffaele ha il diritto di richiedere, a condizione che abbia conseguito tutti i crediti formativi previsti e che abbia svolto tutti i tirocini obbligatori.

Lasciamo stare la bagarre.  Quella, potete leggerla altrove. 

Il fatto è che questa dottoressa Carlotta Rossignoli, che io non conosco personalmente, dev'essere sicuramente un'arrogante, una spocchiosa insopportabile.
Non so davvero in che altro modo definire una che osa infrangere così tanti tabù italici tutti insieme!
Ma come si permette lei, una giovane donna – non un uomo, sia chiaro: una donna! – di essere intelligentissima, benestante e pure bella?
Ma cosa le è saltato in mente, a questa qua?!
Lo sanno tutti che in Italia si possono avere soltanto due su tre di queste caratteristiche
. Pena, la morte sociale.

1. Puoi essere intelligente e ricca, sì. Ma poi devi per forza essere anche un cesso a pedali, per giunta isolata socialmente ed incapace di suscitare ammirazione di alcun tipo. Se poi, ancora minorenne, t'ha anche premiato Matterella, allora devi essere davvero una depressa con tendenze suicide, una che suscita sentimenti di pietà. Altro che l'influencer che fa televisione! Non si scappa.

2. Oppure puoi essere ricca e bella, certo. Ma dopo ti tocca anche essere un Premio Nobel della Stupidità, una deficiente totale che non sa nemmeno allacciarsi le scarpe da sola. Tuttalpiù, puoi avere un fidanzato sfigato, innamorato perso di te e della tua avvenenza e puoi trattarlo come uno schiavo, così lui fa per te tutto ciò che tu non sai fare (ed è tanta roba, eh). Voglio dire, lo stereotipo in Italia è quello: bisogna adeguarsi, altrimenti i leoni e le leonesse da tastiera si offendono.

3. Al limite, se proprio ti va di inoltrarti impavidamente oltre le rassicuranti barriere sociali, puoi osare persino essere intelligente e bella, via. Ma dopo ti tocca anche essere povera in canna, provenire da una famiglia degradata, avere un padre alcolizzato che ti picchia e una madre tossicodipendente di crack che si prostituisce in casa per poter riempire di nuovo la pipetta. Insomma, ti tocca essere la cenerentola sfigata che sì, aveva tutto, ma che è finita male perché è stata semplicemente molto, molto sfortunata.

Ma lei, invece, no. La Rossignoli me li infrange tutti e tre, questi tabù: intelligente, ricca e bella.
'Sta stronza.
E poi, non contenta, viaggia, suona il pianoforte, fa sport, fa la modella e l'influencer con migliaia di followers, e la TV locale, e Mattarella, e i cazzi e i mazzi.

E non è neanche un maschio, dico io! E' solo una femmina. Ci mancava soltanto che fosse stata pure una ragazza nera, così avrebbe fatto en plein.
Tra l'altro, abbronzata com'è nella foto, mi sa che a 'sta cosa ci sta anche lavorando. Stronza.

Da statistico, prima di concludere, consentitemi di fare un'ultima considerazione che – nel Paese dell'Invidia e dell'Appiattimento Generale, dove persino la parola "merito" suscita sospetti e levate di scudi – alle orecchie di tanti suonerà come eretica

In molti, nei commenti sui social hanno scritto cose che si potrebbero riassumere con: "Ma daaaai, ma ha tutto leeeei... Ma non esistono mica certe cose nel mondo reale! Cos'è? La vita vera o una graphic novel?" In breve, cinismo, scetticismo e disincanto come se piovesse. 

Io, dicevo, sono uno statistico; e una delle cose che la statistica mi ha insegnato è che in ogni fenomeno ci sono outliers, cioè valori anomali.
Voglio dire: le eccezioni non sono un mito. Le eccezioni esistono davvero.
Basta analizzare un fenomeno abbastanza da vicino e saltano sempre fuori. Sono rare, ovviamente (se no, non le chiameremmo eccezioni), ma esistono. Eccome, se esistono.

Carlotta Rossignoli è probabilmente un'eccezione, un outlier.
C'è della gente in giro che legge un testo tecnico, complesso e lungo e non soltanto lo comprende per intero, ma se lo ricorda bene anche a distanza di tempo. Queste persone, ovviamente, sono enormemente avvantaggiate nello studio.
Altre ancora hanno doti di volontà e di organizzazione superiori, molto superiori alla media.
E, pensa te, a volte sono anche belle fisicamente.
E' un dato di fatto. E' così e basta. 

Carlotta Rossignoli sarà anche benestante o, addirittura, ricca sfondata, ma direi che ha usato la propria posizione di vantaggio piuttosto bene, cosa dite?
Se fossi suo padre – e, per ragioni anagrafiche, potrei esserlo – io sarei orgoglioso di una figlia così, che non cazzeggia, non si adagia sugli allori del benessere economico familiare, ma ha obiettivi precisi (vuol fare il cardiologo) e si impegna al massimo per raggiungerli.
E se, nel frattempo, trova pure il tempo di togliersi qualche sfizio, tanto meglio, no?!
Beata lei, perché ne è capace.

Capito, invidiosi del cazzo?

Saluti,


(Rio)

PS. Se, come diceva la buonanima di Roberto 'Freak' Antoni, "in Italia non c'è gusto ad essere intelligenti", figuratevi quando siete intelligenti, ricchi e belli.