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martedì 29 ottobre 2024

Meme di Guerra

 

 Salve. 

"Le vicende non cominciano il 7 ottobre 2023..."
"Studiate la storia!..."
"Qui c'è una breve, incompleta(!) lista...":

  • Massacro di Deir Yassin 1948
  • Massacro di Tantura 1948
  • Massacro di Lydda 1948
  • Massacro di Eilabun 1948
  • Massacro di Dawayima 1948
  • Massacro di Qibya 1953
  • Massacro di Kafr Qasim 1956
  • Massacro di Qalqilya 1956
  • Bombardamento della scuola di Bahr el-Baqar 1970
  • Massacro di Tel al-Zaatar 1976
  • Massacro di Sabra e Shatila 1982
  • Massacro della moschea di Al-Aqsa 1990
  • Massacro della Cava dei Patriarchi 1994
  • Massacro del campo profughi di Jenin 2002
  • Massacro della spiaggia di Gaza 2006
  • Guerra di Gaza 2008-2009

Da quanto tempo vedo circolare sui social -- in varie forme -- questo elenco? Saranno dieci anni almeno. 

Dieci anni in cui le tante, troppe persone che non hanno la voglia e/o il tempo di andare oltre Wikipedia (se pure!) si saranno convinte che le truppe dell'IDF, le Forze di Difesa Israeliane, l'esercito di gran lunga più etico del mondo, siano in realtà una specie di succursale delle SS naziste, e che i suoi soldati -- in gran parte dei civili che fanno un altro lavoro per undici mesi all'anno -- indossata l'uniforme, di colpo si trasformino in mostri assetati di sangue privi di ogni umanità, infliggendo a poveri Palestinesi innocenti ogni crudeltà; specie se si tratta di bambini.

Il vero problema è che viviamo tempi superficiali, in cui lo slogan, il meme, sono tutto. Tempi in cui una mezza verità (o una menzogna tutta intera) conta molto, molto di più di un fatto, purché enunciata alle persone giuste ed in modo sintetico.
Spiegare la verità, con il suo groviglio di interessi intrecciati in modo inestricabile, i suoi continui "distinguo", è una perdita di tempo, oggi. Troppo complessa, troppe sfumature di grigio, troppi "però" che richiedono lavoro e neuroni.
Ma soprattutto, la verità rende difficili le prese di posizione nette, la partigianeria, il tifo.
E oggi la gente vuol tifare, non pensare; perché tifare è facile, non bisogna fare sforzi.
Io per primo: la mia squadra è la Lazio. Vinca o perda, io sono un tifoso laziale. Facile, no?

Le tantissime e beate menti semplici che ci circondano vorrebbero ridurre il mondo ad un immenso campo di calcio, in cui "siamo noi o loro" e, va da sé, i buoni siamo noi. Noi abbiamo ragione, perché guarda che bell'elenco abbiamo!
"Loro", a parte il 7 Ottobre 2023 di cui ora si riempiono la bocca ("Il più grande massacro ebraico dai tempi della Shoah!") cos'hanno? Qualche attentato qua e là in cui anche gli attentatori sono morti come shahid (martiri), Settembre Nero, l'Achille Lauro, poca roba (!).

E' chiaro che i neuroni di alcuni qui siano in stand-by, perché se no farebbero "due più due" e concluderebbero che è stato proprio perché Israele ha in piedi un sistema di difesa (militare e non) che i casi sono più limitati (anche se tutt'altro che "poca roba").
Ogni cittadino israeliano è addestrato a rispondere in una frazione di secondo a pericoli che possono arrivare all'improvviso. Esistono rifugi per i civili ovunque, e tutti sanno dove siano e cosa bisogna fare, sin dalle elementari. In sostanza, Israele si è organizzata come una nazione che è sempre pronta a proteggere i più deboli -- inclusi i cittadini di fede musulmana, ormai prossimi al 20% del totale.
Sì, avete letto bene: nel "Paese dei Sionisti" (?), uno su cinque è arabo musulmano. E, almeno a giudicare dai sondaggi e dai referendum, questo uno su cinque non ha alcuna intenzione di rinunciare ai diritti ed ai servizi che gli derivano dal vivere in Israele.
Mica male, per lo "Stato di Apartheid" per antonomasia, no?

Ma tutto questo viene minimizzato, banalizzato, a volte persino ridicolizzato, perché la verità è che a noi della vita degli Israeliani -- fossero pure i "traditori musulmani che servono nell'IDF" (e ormai sono in tanti) -- non importa niente. E, in realtà, non ci importa nemmeno dei Palestinesi, altrimenti li inviteremmo a negoziare ragionevolmente con gli Israeliani, invece di incitarli alla "resistenza".
Ci importa solo di sentirci nel giusto.
Che i leader di Hamas continuino pure "eroicamente" a provocare Israele e poi a scappare con le loro famiglie all'estero o sottoterra, tutti luoghi in cui i civili di Gaza non possono andare. Che i "combattenti della resistenza di Hamas" sparino e si nascondano in mezzo ai civili.
Che muoiano pure a grappoli, i civili!
Ogni civile morto è una conferma del "Mostro Sionista" (?) che noi combattiamo, tenendo rigorosamente il culo al caldo. Anche perché chi è andato lì di persona, come Vittorio Arrigoni, ha scoperto a sue spese la cruda verità di Gaza, e noi preferiremmo non trovarci nella stessa situazione. Visto mai che abbiano ragione "loro".

Ma veniamo alla lista.
Ora, posto che questo elenco viene spesso -- anche se non sempre -- usato per dire che "le cause del 7 Ottobre 2023 partono da molto più lontano...", se proprio vogliamo pensare alle cause, allora guardiamole per bene.
Perché in questo elenco non c'è un solo episodio che non sia stato scatenato da altri episodi di segno opposto -- episodi che, ovviamente, nella lista non vengono riportati. Perché se no si capisce il gioco.
Quindi, andiamo con ordine. Analizziamoli uno ad uno.

E, ancora una volta, scusate se mi abbasso anch'io a fare questo stupido gioco della catena delle cause, tipo "Alla Fiera Dell'Est" di Branduardi, ma se mi cantate "e venne il massacro di Qalqilya nel '56", poi mi dovete cantare anche "che seguì la corriera israeliana fatta saltare con le bombe che mio padre in Giordania comprò."
Volete cantare la canzone? E cantatela tutta, allora. Perché è così che fanno le persone intellettualmente oneste.
Però non se uno tifa. Allora no. In quel caso basta leggere il meme del cazzo.

Segue l'elenco. 


Deir Yassin 1948
Massacro avvenuto durante una battaglia della guerra di dichiarato sterminio antiebraico scatenata dagli Arabi nel 1948 ed oggi nota come Guerra della Naqba.
Terribile, certo; ma non è mica spuntata dal nulla. Il villaggio sorgeva nel territorio che le Nazioni Unite aveva destinato ad Israele (Ris. ONU 181/47) e le truppe giordane avevano occupato il villaggio, strategicamente collocato su una collina, per tagliare fuori i rifornimenti verso Tel Aviv.
La battaglia, avvenuta alcune ore dopo che le truppe dell'IDF avevano con il megafono preannunciato le operazioni ai civili, è avvenuta tra truppe giordane e israeliane. Alcuni civili, a differenza di quel che dice la propaganda anti-yankee, restarono per combattere a fianco dei Giordani. E morirono.
Quindi non un massacro fine a se stesso, figlio della "perversa malvagità sionista", ma il semplice e tragico esito di molte, moltissime battaglie di tante, tantissime guerre.

Tantura 1948
Massacro mai davvero accertato che sarebbe avvenuto durante un'altra battaglia della Guerra della Naqba.
I soli a sostenere che sia davvero avvenuto, ma senza mai produrre prove certe al riguardo, sono i nemici dichiarati di Israele, mentre persino l'Unione Europea, nel suo rapporto sui libri di testo in uso nelle scuole palestinesi -- in cui ovviamente il presunto massacro viene dato per garantito, con tanto di cifre gonfiate e tutto il consueto armamentario della propaganda -- esprime perplessità sulla validità delle "prove" addotte.

Lydda 1948
Massacro mai davvero accertato che sarebbe avvenuto durante un'altra battaglia della Guerra della Naqba, per liberare un aeroporto militare situato tra Tel Aviv e Gerusalemme ed occupato dai Giordani, che si preparavano ad attaccare, appunto, Tel Aviv.
Quel che c'è di certo è che vi furono espulsioni di massa: i Giordani sconfitti, civili o militari, furono espulsi a seguito della vittoria di Israele.
Ancora una volta, quindi, una battaglia di guerra ed il suo esito. Tutto orribile, eh. Non fraintendetemi. Non voglio mica suonare la fanfara.
Ma si chiama "guerra" per un motivo, maledizione. E' un evento estremo che comporta conseguenze estreme e che andrebbe sempre evitato.
Tranne quando te la dichiarano contro per sterminarti. Allora ti tocca difenderti.

Eilabun 1948
Tutto vero. Punto. Come sempre, cifre gonfiate su alcuni siti, ma almeno 15 innocenti sono morti davvero. Per la cronaca, aggiungo solo che la maggior parte dei morti non erano musulmani, ma cristiani maroniti. Dalla data, il contesto di guerra si capisce già.

Dawayima 1948
In quell'area, Giordani ed Israeliani si erano "punzecchiati" continuamente per mesi, con frequenti sparatorie, molti feriti e qualche morto da ambo le parti.
Be', fatto sta che i Giordani avevano delle coltivazioni sul versante israeliano (quindi illegittime) e che un giorno alcuni civili hanno sconfinato per ritirare il raccolto, protetti dall'artiglieria leggera giordana che ha aperto un fuoco di copertura.
Siamo in piena Guerra della Naqba, non dimentichiamo.
Gli Israeliani hanno risposto al fuoco, ne è nata una violenta sparatoria con mitragliatrici e, oltre ad alcuni militari feriti da ambo le parti, i civili in mezzo sono morti.
Chi li ha uccisi, gli Israeliani o i Giordani? Difficile dirlo. La commissione d'inchiesta ONU non riuscì ad accertarlo. Ma tanto voi siete bravissimi. A che vi serve una commissione d'inchiesta?

Qibya 1953

Tutto vero. In risposta all'attentato di Yehud -- in cui dei combattenti paramilitari giordani (fedayyin) si infiltrarono di notte in un villaggio ebraico, Tiryat Yehuda, e lanciarono una granata all'interno di una casa, uccidendone gli occupanti che vi dormivano, tra cui due bambini -- Israele rispose con un attacco al villaggio arabo di Qibya, dal quale provenivano gli attentatori. Il comandante israeliano, nientedimeno che Ariel Sharon, dichiarò pateticamente di non sapere che ci fossero così tante persone nascoste nelle case.

Kafr Qasim 1956

Tutto vero. Sicuramente il fatto che il primo ministro David Ben-Gurion aprì un inchiesta e fece incriminare undici guardie di frontiera, di cui otto furono pure condannate, non cambia nulla. Specie se ci si rivolge a gente che oggi vede i Palestinesi festeggiare con i dolcetti milleduecento omicidi di civili, più cento stupri di massa, più duecentosessanta civili sequestrati, e non batte ciglio, perché tanto i "Sionisti"(?) se la sono cercata.

Qalqilya 1956

In risposta al massacro di civili israeliani che erano su una corriera di linea fatta esplodere dai Giordani, il 10 ottobre del 1956 l'IDF lanciò un raid contro la stazione di polizia di Qalqilya. Nel raid morirono 18 soldati israeliani e tra i 70 ed i 90 soldati giordani. Un massacro? Sì. Tutta colpa dei "sionisti sanguinari"? Sentitevi liberi. Tanto voi non avevate parenti sulla corriera saltata in aria.

Bahr el-Baqar 1970
Nella cosiddetta Guerra d'Attrito combattuta tra Egitto e Israele in corso oltre tre anni, un bombardamento israeliano uccise 47 alunni egiziani di una scuola elementare che si trovava all'interno di una base militare egiziana.
Sicuramente una tragedia di immani proporzioni. Ma chiamarla "massacro" come se l'obiettivo militare israeliano fossero proprio i bambini e, addirittura, usarla come antefatto di una strage cercata e voluta come quella del 7 Ottobre... Non lo so, eh...
A me sembra tanto che chi fa 'sti confronti si alleerebbe anche con il macellaio di Rostov, Andrei Chikatilo, il più feroce serial-killer di tutti i tempi, se solo fosse anti-ammerikano. E probabilmente lo era.

Tel al-Zaatar 1976
Di tutte le voci in elenco, questa del campo profughi libanese di Tel al-Zaatar è la più strana. Non perché non ci sia stato un vero "massacro". Altroché, se c'è stato: circa 2.500 persone (come sempre le cifre ballano, ma siamo lì), anche se non è dato sapere quanti fossero "veri civili inermi" e quanti, invece, solo miliziani in borghese.
Probabilmente la più parte erano miliziani di uno dei diversi gruppi interni all'OLP, ma non ci sono certezze.
Una cosa, invece, su cui le certezze ci sono eccome è che si trattò di una strage conseguente a scontri avvenuti tra diverse fazioni libanesi cristiane e musulmane e, addirittura, persino tra diversi gruppi rivali dell'OLP che si contendevano il controllo del campo profughi.
In altre parole, Israele, qui, non c'entra. A meno di non volercelo far entrare per forza con narrazioni affini alla fantascienza o "collegamenti", come dire, molto, molto indiretti.

Sabra e Shatila 1982
Se Tel al-Zaatar è strana, anche questa non scherza. In breve: durante la Guerra del Libano, Israele stava assediando due campi profughi alle porte di Beirut, Sabra e Shatila, in cui si erano rifugiati circa 200 uomini di Arafat, nel tentativo di attirare le truppe israeliane in una lunga e sanguinosa guerriglia urbana.
Israele non era disposto ad accettare il rischio, per cui lasciò passare i Falangisti Cristiano-Libanesi -- che odiavano Arafat anche più di loro -- affinché facessero loro il lavoro sporco di stanare i gruppi dell'OLP. I Falangisti entrarono e cominciarono a sparare indiscriminatamente.
L'IDF si accorse che qualcosa non tornava perché si sentiva sparare troppo e chiese ai Falangisti Cristiano-Libanesi di lasciare il campo di battaglia a loro. L'IDF entrò nei campi profughi e trovò circa 700 morti, di cui 35 tra donne e bambini.
Il resto erano uomini di diverse nazionalità: libanesi, palestinesi, algerini, pachistani, iraniani e siriani. Quindi, parecchi di loro erano probabilmente affiliati all'OLP, ma non si sa per certo. L'OLP non ha mica un organigramma, né un dipartimento delle Risorse Umane.
Ciò nonostante, ha davvero senso aggiungere anche questa all'elenco delle stragi che hanno portato al 7 Ottobre 2023? Sentitevi liberi di dire di sì.

Al-Aqsa 1990
I fatti: per le festività del Sukkot, fedeli ebrei erano intenti a pregare al Muro Occidentale, l'unico muro del Tempio di Salomone rimasto ancora in piedi ed il luogo più sacro in assoluto per l'Ebraismo. Ad un certo punto, alle loro spalle si raduna una grande folla di fedeli musulmani, al principio tranquilla. Poi qualcuno da un megafono urla "Allah-u Akhbar!" (Allah è grande!), "Ahad!" (Guerra Santa!) e "Itbah Al-Yahud!" (massacrate i Giudei!) e si scatena il finimondo.
Per ovvi motivi, la Spianata del Tempio è mantenuta quasi libera da sassi, ma questa folla si era portata dietro di tutto: mattoni, spranghe, grosse pietre, tondini, qualsiasi cosa potesse essere usata come arma, ed inizia a lanciarli ed usarli contro la polizia che presidia l'area per la sicurezza dei fedeli.
Faccio notare che è il 1990, quindi siamo nel pieno della Prima Intifada.
La polizia, colta di sorpresa e trovandosi in grande inferiorità numerica, temendo per la propria vita e per quella dei fedeli, prima usa i lacrimogeni e poi inizia a sparare. Di caricare non se ne parla, perché per ogni poliziotto ci sono 50 rivoltosi. Resteranno a terra 21 Palestinesi.
Ora, se volete attribuire la responsabilità unicamente ad Israele, accomodatevi.
Ma fatemi anche la cortesia di spiegarmi cosa avreste fatto voi in quelle circostanze per tutelare voi stessi ed i fedeli che siete tenuti a proteggere. Se sarete convincenti e razionali, mantenete pure il nome di Al-Aqsa all'elenco.
E un'ultima cosa: come ho detto, il Muro Occidentale è il sancta sanctorum dell'Ebraismo. Non c'è luogo più sacro al mondo, per un Ebreo. Che succederebbe se una grande folla di "infedeli" si radunasse per lanciare mattoni e pietre ai pellegrini che fanno il giro della Qibla a LaMecca? Come giudichereste la reazione all'evento?

Cava dei Patriarchi 1994
No, ma vogliamo scherzare?! Questo è il massacro commesso in una moschea da Baruch Goldstein, un terrorista ebreo di estrema Destra che, un brutto giorno, entrò con un mitra durante la Preghiera del Venerdì e iniziò a sparare sui fedeli, uccidendone 29 e ferendone altri 125, prima di essere -- scusate, opportunamente -- linciato dalla folla.
Sarebbe colpa dello Stato di Israele, questo? Sì?
Quindi, se un terrorista di cittadinanza, boh, afgana fa un attentato in Gran Bretagna e ammazza della gente, voi date la colpa all'Afganistan? Se sì, fatevi vedere da uno bravo. Ma proprio bravo.

Jenin 2002
I fatti: dal campo profughi di Jenin, nella West Bank, partivano ogni giorno gruppi armati che aprivano il fuoco nei confronti di cittadini israeliani, va da sé, senza distinzione tra civili e militari. Dopo tre giorni, l'IDF  invade il campo ed inizia una sorta di guerriglia alternata a periodi di tregua che si conclude con la morte di 54 Palestinesi (per lo più miliziani) e di 23 Israeliani.
Le fonti palestinesi, tradizionalmente affidabilissime, riferiranno invece di "centinaia e centinaia di morti", senza fornire alcun riscontro al riguardo, compresi i cadaveri.
Sì, lo so che per voi tutto ciò che fanno i Palestinesi è lecito. Però non è così, guardate.
Fidatevi, ché in ogni Paese in cui, da un punto preciso, partono quotidianamente incursori assassini armati, lo Stato avrebbe fatto lo stesso. Guardate cosa hanno fatto i Russi con i Ceceni. Poi ne riparliamo.

Spiaggia di Gaza 2006
Dato per scontato come massacro israeliano, in realtà non è mai stato accertato se si sia trattato di un missile IAF o di una mina palestinese, nel senso che c'è disaccordo ed incertezza tra gli inquirenti indipendenti internazionali. Ma ciò su cui tutti gli investigatori concordano è che si sia trattato di un fatale incidente. Chiaramente nessuno voleva né aveva interesse ad uccidere i membri della famiglia Ghalya sulla spiaggia di Gaza. Quindi, se volete metterlo in lista, fate pure. Ma non è che si può giustificare un massacro volontario con un incidente. Non se si è sani di mente, almeno.

Guerra di Gaza 2008-2009

Questa, poi...! Mettiamoci dentro tutta l'Operazione Piombo Fuso, perché tanto in quel caso gli Israeliani hanno invaso la Striscia, per cui ci sono tanti morti.
Erano sette anni(!) che Hamas lanciava ogni giorno razzi Qassam contro Ashqelon, Ashdod e altri centri nel sud di Israele, senza selezionare gli obiettivi, nel senso che i razzi Qassam all'epoca erano molto imprecisi e cadevano dove cadevano: ospedali, condomini, stazioni di servizio, asili...
Ogni giorno, a qualsiasi ora del giorno o della notte, le sirene suonavano e la gente aveva dai 60 ai 120 secondi per andare nei rifugi. Provate ad immaginare di vivere così per anni. Ashqelon e Ashdod erano diventate città fantasma. Nessuno osava mettere il naso fuori di casa.
Se vi meravigliate dell'invasione, mi sapreste citare un solo Paese che -- potendo -- non avrebbe fatto lo stesso, soltanto molto prima di ben sette anni dopo?

Saluti,

(Rio)

martedì 1 ottobre 2024

A. A. A. Comunisti cercasi

Festeggiamenti in Siria
Salve.

Il 27 settembre 2024, un raid aereo dell'IDF contro il quartier generale sotterraneo di Hezbollah a Dahieh, periferia sud di Beirut, ha causato la morte di diversi leader di Hezbollah, tra cui Hassan Nasrallah, imam sciita radicale e segretario generale del movimento per quasi trent'anni.
Alcune fonti parlano anche della morte di un numero imprecisato di civili -- anche se al momento in cui scrivo non è dato sapere né quanti siano né le loro generalità, per cui almeno per adesso non è possibile verificare la notizia.
Comunque sia, a pochi giorni dalla conferma dell'uccisione di Nasrallah, si moltiplicano sui social le testimonianze e le immagini delle reazioni alla sua morte da parte dell'opinione pubblica mondiale.  

Ciò che colpisce è lo stridente contrasto tra le reazioni di segno diametralmente opposto in Occidente e in Medio Oriente.
Infatti, se in Europa -- ad esempio in Italia -- quasi tutti i leader della Sinistra massimalista e dell'estrema Destra hanno avuto parole di dolore e di cordoglio per Nasrallah, sino al paradosso di commemorarlo rispettivamente come "compagno" e "camerata" (miracoli dell'anti-americanismo), in Medio Oriente invece, dal Libano alla Siria, dalla Giordania all'Iran, si sono viste scene di festa e di giubilo, con tanto di distribuzione di dolcetti (odiosa abitudine mediorientale alla morte di una persona sgradita) e balli in strada.

Le ragioni di questi festeggiamenti, a ben vedere, sono abbastanza ovvie.
Le donne iraniane festeggiano la morte di un simbolo della sottomissione femminile, di un portabandiera della ottusa e feroce oppressione religiosa che ha soffocato nel sangue le aspirazioni del movimento di liberazione "Donna, Vita, Libertà".
I Libanesi subiscono da decenni il controllo violento ed opprimente del regime totalitario di Hezbollah e, indirettamente, dell'Iran.
Dal canto loro, i Siriani conoscono bene il contributo di Hezbollah nella sanguinosa guerra civile che ha completamente devastato il Paese, in cui il movimento sciita -- da sempre fedele alleato del dittatore Bashar Assad -- ha lavorato attivamente per servire gli interessi strategici iraniani contro quelli della stessa Siria, prendendo parte a numerosi massacri ed attirandosi le critiche non solo delle forze laiche, ma anche di numerosi imam siriani, sia sunniti che sciiti.
Infine, il governo ed il popolo giordano hanno aperto gli occhi su Hezbollah già da molto tempo, riconoscendo il movimento sciita come il braccio armato della geopolitica iraniana che, dopo aver di fatto sottomesso Libano, Siria ed Iraq, non fa certo mistero di voler estendere il proprio controllo anche su Amman.

Quanto all'Occidente, io mi domando seriamente se i leader della Sinistra massimalista si siano mai posti il problema delle conseguenze del loro atteggiamento anti-occidentale preconcetto; se davvero il loro odio profondo contro gli Stati Uniti d'America non li stia spingendo a creare alleanze assurde con ideologie diametralmente opposte alla loro, oltre che sospettosamente vicine al fascismo. 

Cosa avrebbero di "socialista", di "laico", anche semplicemente di "Sinistra" movimenti come Hezbollah e Hamas, o il regime teocratico iraniano?
Sono tutti soggetti promotori di ideologie totalitarie in cui c'è posto per una visione soltanto, quella islamica radicale, in cui le donne sono subordinate e sottomesse all'uomo (e tanti saluti al femminismo), gli omosessuali ammazzati (e tanti saluti alla liberazione sessuale e all'ideologia gender), i diversi ridotti a dhimmi, ossia a cittadini di serie B (e ti saluto anche la tutela delle minoranze) ed in cui tutto il potere è concentrato nelle mani di una persona soltanto -- va da sé, un uomo -- che decide il bello ed il cattivo tempo su tutto e su tutti.
Non voglio contrariare nessuno, ma io queste cose tenderei a chiamarle qualcosa come "duce" o "regime fascista"... Ma fate voi, eh.

Sinora ho parlato solo della Sinistra massimalista, perché invece il commiato dell'estrema Destra a me appare pienamente legittimo.
Voglio dire, dai tempi di Mussolini e della sua fascinazione per la "Spada dell'Islam" (ci si è fatto anche fotografare), passando per la solida alleanza nella Seconda Guerra Mondiale tra il Gran Muftì di Gerusalemme e Adolf Hitler, a cui si aggiunge la sopracitata visione retrograda in materia di donne, minoranze, sessualità e assenza di dibattito pluralista, gli elementi di contiguità tra nazifascismo e islamismo sono molti, e sono pure parecchio evidenti.
Ha quindi perfettamente senso che quelli di Forza Nuova chiamino i leader islamisti "camerati". O, quantomeno, ha molto più senso che chiamarli "compagni".

La morale è che, in un Occidente che avrebbe bisogno di comunisti veri, ossia di gente davvero capace di guardare al di là delle beghe geopolitiche e di suggerire soluzioni scientifiche, razionali, laiche e progressiste ai problemi del mondo, ci ritroviamo invece sommersi da una masnada di imbecilli aspiranti dhimmi che odiano il loro avversario ideologico al punto da essere pronti a diventare l'opposto di tutto quello in cui credono, trasformandosi nei portabandiera di una cultura troglodita e reazionaria, e ritrovandosi a braccetto con i fascisti, senza nemmeno accorgersene.
E qui la domanda si pone per forza: davvero questi presunti "comunisti" non si accorgono di essere -- di fatto -- alleati di movimenti assolutisti e reazionari? Ci sono o ci fanno?

Saluti,

(Rio)

sabato 27 gennaio 2024

Il 27 gennaio e gli... "antisionisti"

 

Cari antiammerikani,

a voi che condannate chi osa rispondere militarmente ad un brutale quanto immotivato massacro di oltre 1.200 innocenti, avrei un invito da fare. 
 
Oggi, sabato 27 gennaio, Giornata della Memoria della Shoah, per una volta, siate coerenti: astenetevi.
 
 

 
No, davvero: ASTENETEVI.
 
L'altro giorno, nel Ghetto Ebraico di Roma, è comparso uno striscione che riporta una parafrasi di una celebre frase di Golda Meir: "[Anche il 27 gennaio] preferiamo le vostre condanne alle vostre condoglianze."
 
E' la voce di un Popolo che non accetta più di abbassare la testa e farsi massacrare da nessuno; e per nessun motivo.
Un Popolo che è stufo di dover subire odio e rancore da parte di tutti quelli col culo al caldo che odiano soprattutto se stessi e le libertà democratiche e piccolo-borghesi di cui godono. Sì, c'è proprio scritto "piccolo-borghesi"! Perché voi quello siete: piccolo-borghesi. Non illudetevi, non siete né emuli di Che Guevara né soldati della X Mas. Siete -- siamo -- tutti solo privilegiati piccolo-borghesi.
 
Chi condanna a priori l'IDF per i Palestinesi morti (cifre non ne do perché quelle che girano vengono tutte dal "Ministero della Salute di Gaza", cioè da Hamas), ma assolve il governo mafioso della Striscia per aver scatenato una risposta militare e poi aver cinicamente negato l'accesso ai tunnel ai propri civili, bambini compresi, così da farli morire sotto le bombe e poi, a guerra conclusa, mendicare soldi dalla Comunità Internazionale -- per giunta con il vostro plauso(!) -- non ha alcun diritto di indignarsi per la Shoah. 
 
Chi non condanna fermamente il massacro del Sette Ottobre ma, addirittura, lo considera una "naturale conseguenza" (e di cosa? Del fatto che i Palestinesi, dopo tre guerre iniziate da loro in oltre 70 anni, non si siano ancora rassegnati al fatto che hanno perso?!), non ha alcun diritto di indignarsi per la Shoah. 
 
Date retta: continuate pure a riesumare termini arcaici come "sionisti", così potete raccontarvi la balla che siete "antisionisti e non antisemiti". 
 
La Shoah, gli Ebrei, lasciateli stare.
Sono gente seria, gente che vuole vivere a testa alta nel mondo, senza elemosine. 
Sono gente che ama la vita e le libertà democratiche.
Non sono come voi e non li capirete mai. 
 
Saluti,
 
(Rio)

venerdì 19 gennaio 2024

Il Sistema Metrico Barese Della Roba da Stirare

Salve. 

Il Sistema Metrico Decimale, oggi in uso in molti Paesi del mondo e ovunque in ambito scientifico, è stato introdotto nel XVIII Secolo dagli Illuministi francesi.
Prima di allora, ovviamente, esistevano altri sistemi di misurazione che, in parte, vengono ancora utilizzati oggi, come ad esempio le Misure Imperiali Britanniche (libbra, miglio, eccetera). 


Ma sono ancora in molti ad ignorare l'esistenza del Sistema Metrico Barese di Misurazione Della Roba da Stirare, un'invenzione della mia città le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Si tratta di un sistema di misurazione perfetto, esaustivo, ancora oggi pienamente in vigore e, per una volta -- scusate cugini francesi, scusate scienziati di tutto il mondo -- infinitamente superiore al Sistema Metrico Decimale, perché rende l'idea come nessuno. 

Ci sarebbe molto da dire in materia, compresi gli innumerevoli tentativi di imitazione nel mondo, ma il sistema può essere brevemente descritto qui.

Come tutti i sistemi metrici che si rispettino (quindi, non il vostro. Capito, Inglesi?), anche il Sistema Metrico Barese Della Roba da Stirare si divide in multipli e sottomultipli.
L'unità di misura fondamentale, quella centrale nel Sistema, è La Sedia o meglio, in lingua oriunda, "La Seggia".
"La Seggia" è, tipooo, l'equivalente del metro nel Sistema Metrico Decimale di misurazione delle lunghezze: né poco, né tanto. Sta nel mezzo.
Quindi, "ho una Seggia di roba da stirare" significa che ho da stirare una quantità di abiti sicuramente non trascurabile, ma nemmeno una cosa esagerata.

Dall'Unità Fondamentale ("la Seggia", appunto) si dipartono i multipli ed i sottomultipli.

I sottomultipli sono:

  • "Due Cöse", che sono meno della "Seggia";
  • e "Due-Due Cöse", che sono meno di "Due Cöse" (mi raccomando alla dieresi sulla ö).


Facile no?
Attenzione ora ai multipli, che sono di più. Essi sono, rispettivamente:

  • "Una Seggia Sana" (più di "una Seggia");
  • "Una Seggia Sana-Sana" (più di "una Seggia Sana");
  • "Un Tramòto di Ròbb" (in lingue indoeuropee, "un terremoto di roba", cioè tanta roba, più di una "Seggia Sana-Sana");
  • e "Non Za Capìsc, C' Cös Stæ" (in fonemi emettibili da glottide umana, "non si capisce quanta roba c'è", ovvero persino più di un "Tramòto").


Ecco.
Mi premeva solo di colmare velocemente una lacuna nella vostra cultura, ormai fatta solo di meme social del cazzo, aggiungendovi alcune informazioni fondamentali e pregnanti.

Saluti,

(Rio)