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martedì 1 ottobre 2024

A. A. A. Comunisti cercasi

Festeggiamenti in Siria
Salve.

Il 27 settembre 2024, un raid aereo dell'IDF contro il quartier generale sotterraneo di Hezbollah a Dahieh, periferia sud di Beirut, ha causato la morte di diversi leader di Hezbollah, tra cui Hassan Nasrallah, imam sciita radicale e segretario generale del movimento per quasi trent'anni.
Alcune fonti parlano anche della morte di un numero imprecisato di civili -- anche se al momento in cui scrivo non è dato sapere né quanti siano né le loro generalità, per cui almeno per adesso non è possibile verificare la notizia.
Comunque sia, a pochi giorni dalla conferma dell'uccisione di Nasrallah, si moltiplicano sui social le testimonianze e le immagini delle reazioni alla sua morte da parte dell'opinione pubblica mondiale.  

Ciò che colpisce è lo stridente contrasto tra le reazioni di segno diametralmente opposto in Occidente e in Medio Oriente.
Infatti, se in Europa -- ad esempio in Italia -- quasi tutti i leader della Sinistra massimalista e dell'estrema Destra hanno avuto parole di dolore e di cordoglio per Nasrallah, sino al paradosso di commemorarlo rispettivamente come "compagno" e "camerata" (miracoli dell'anti-americanismo), in Medio Oriente invece, dal Libano alla Siria, dalla Giordania all'Iran, si sono viste scene di festa e di giubilo, con tanto di distribuzione di dolcetti (odiosa abitudine mediorientale alla morte di una persona sgradita) e balli in strada.

Le ragioni di questi festeggiamenti, a ben vedere, sono abbastanza ovvie.
Le donne iraniane festeggiano la morte di un simbolo della sottomissione femminile, di un portabandiera della ottusa e feroce oppressione religiosa che ha soffocato nel sangue le aspirazioni del movimento di liberazione "Donna, Vita, Libertà".
I Libanesi subiscono da decenni il controllo violento ed opprimente del regime totalitario di Hezbollah e, indirettamente, dell'Iran.
Dal canto loro, i Siriani conoscono bene il contributo di Hezbollah nella sanguinosa guerra civile che ha completamente devastato il Paese, in cui il movimento sciita -- da sempre fedele alleato del dittatore Bashar Assad -- ha lavorato attivamente per servire gli interessi strategici iraniani contro quelli della stessa Siria, prendendo parte a numerosi massacri ed attirandosi le critiche non solo delle forze laiche, ma anche di numerosi imam siriani, sia sunniti che sciiti.
Infine, il governo ed il popolo giordano hanno aperto gli occhi su Hezbollah già da molto tempo, riconoscendo il movimento sciita come il braccio armato della geopolitica iraniana che, dopo aver di fatto sottomesso Libano, Siria ed Iraq, non fa certo mistero di voler estendere il proprio controllo anche su Amman.

Quanto all'Occidente, io mi domando seriamente se i leader della Sinistra massimalista si siano mai posti il problema delle conseguenze del loro atteggiamento anti-occidentale preconcetto; se davvero il loro odio profondo contro gli Stati Uniti d'America non li stia spingendo a creare alleanze assurde con ideologie diametralmente opposte alla loro, oltre che sospettosamente vicine al fascismo. 

Cosa avrebbero di "socialista", di "laico", anche semplicemente di "Sinistra" movimenti come Hezbollah e Hamas, o il regime teocratico iraniano?
Sono tutti soggetti promotori di ideologie totalitarie in cui c'è posto per una visione soltanto, quella islamica radicale, in cui le donne sono subordinate e sottomesse all'uomo (e tanti saluti al femminismo), gli omosessuali ammazzati (e tanti saluti alla liberazione sessuale e all'ideologia gender), i diversi ridotti a dhimmi, ossia a cittadini di serie B (e ti saluto anche la tutela delle minoranze) ed in cui tutto il potere è concentrato nelle mani di una persona soltanto -- va da sé, un uomo -- che decide il bello ed il cattivo tempo su tutto e su tutti.
Non voglio contrariare nessuno, ma io queste cose tenderei a chiamarle qualcosa come "duce" o "regime fascista"... Ma fate voi, eh.

Sinora ho parlato solo della Sinistra massimalista, perché invece il commiato dell'estrema Destra a me appare pienamente legittimo.
Voglio dire, dai tempi di Mussolini e della sua fascinazione per la "Spada dell'Islam" (ci si è fatto anche fotografare), passando per la solida alleanza nella Seconda Guerra Mondiale tra il Gran Muftì di Gerusalemme e Adolf Hitler, a cui si aggiunge la sopracitata visione retrograda in materia di donne, minoranze, sessualità e assenza di dibattito pluralista, gli elementi di contiguità tra nazifascismo e islamismo sono molti, e sono pure parecchio evidenti.
Ha quindi perfettamente senso che quelli di Forza Nuova chiamino i leader islamisti "camerati". O, quantomeno, ha molto più senso che chiamarli "compagni".

La morale è che, in un Occidente che avrebbe bisogno di comunisti veri, ossia di gente davvero capace di guardare al di là delle beghe geopolitiche e di suggerire soluzioni scientifiche, razionali, laiche e progressiste ai problemi del mondo, ci ritroviamo invece sommersi da una masnada di imbecilli aspiranti dhimmi che odiano il loro avversario ideologico al punto da essere pronti a diventare l'opposto di tutto quello in cui credono, trasformandosi nei portabandiera di una cultura troglodita e reazionaria, e ritrovandosi a braccetto con i fascisti, senza nemmeno accorgersene.
E qui la domanda si pone per forza: davvero questi presunti "comunisti" non si accorgono di essere -- di fatto -- alleati di movimenti assolutisti e reazionari? Ci sono o ci fanno?

Saluti,

(Rio)