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domenica 12 settembre 2010

L'Undici Settembre dei complottisti: un attentato all'intelligenza

Sono passati nove anni dall'immane tragedia di quell'11 Settembre del 2001 in cui, nell'incredulità del mondo intero, si consumava il più micidiale attacco a sorpresa al cuore dell'America e, indirettamente, all'intero Occidente.
La ferocia di quell'attacco fu aggravata dal fatto che si scelse di colpire non solo un obiettivo militare, il Pentagono, ma due obiettivi civili, le Torri gemelle del World Trade Center di New York, utilizzando aerei di linea con passeggeri civili a bordo, e causando la morte orribile di oltre tremila persone.
Il fatto è già devastante di per sé.
Di sicuro non aveva bisogno dell'aggravante dei complottisti, che molto presto hanno cominciato a far circolare una serie di teorie, spesso in contraddizione le une con le altre, per fornire quella che loro definiscono "una spiegazione alternativa dell'accaduto" rispetto a ciò che sempre loro chiamano "la verità ufficiale".

Una elencazione delle teorie complottiste richiederebbe molto più spazio di una semplice nota anche perché - come dicevo - sono tante e si contraddicono a vicenda. In linea di massima, la più accreditata è quella dell'autocomplotto: in sostanza, la stessa Amministrazione americana di George W. Bush, con l'aiuto dell'immancabile CIA, avrebbe organizzato l'orrendo attentato per poi farne ricadere la colpa sullo sceicco del terrore Osama Bin Laden - del tutto estraneo ai fatti - ed avere così il pretesto di attaccare l'Afghanistan. Ciò per far guadagnare montagne di denaro alla lobby delle armi, che aveva precedentemente finanziato (e che avrebbe poi anche rifinanziato) la campagna dei Repubblicani alla presidenza. Qualcuno aggiunge anche ragioni legate al mondo dell'edilizia, come la necessità di abbattere il WTC senza far scoprire alla gente che era stato in realtà edificato con materiali cancerogeni.

Vi sembra assurdo? Be', la cosa ancora più curiosa è che la Presidenza degli Stati Uniti, anziché servirsi di attentatori burattini, manipolati ad arte e manovrati dalla CIA, avrebbe in realtà camuffato quattro missili da aeroplani e li avrebbe lanciati contro gli obiettivi, facendo poi crollare le Torri gemelle grazie alla più incredibile e segreta opera di demolizione controllata mai registrata nella storia del genere umano, realizzata con un lavoro occulto durato mesi e completata oltre un anno prima; il tutto senza che nessuno sinora (Anno del Signore 2010) spifferasse né fornisse alcuna prove dell'immane complotto.

Ora, io non voglio entrare nel merito degli "sbugiardamenti incrociati" tra sostenitori del complotto e sostenitori dell'attentato islamico, perché ci vuole un libro, se non un'enciclopedia, ma mi limiterò a due semplici considerazioni di base.


1. LE MODALITÀ
Se io fossi un Presidente USA impazzito e decidessi di ammazzare oltre tremila civili innocenti miei connazionali in quel modo orrendo soltanto per la mia sete di potere e denaro, starei molto, molto attento a non farmi scoprire.
E sì, perché se se ne accorgono, non solo io, ma tutta la mia famiglia, il mio partito, i miei amici e sostenitori sono rovinati per decenni. Un attentato come quello dell'11 Settembre non è roba da prendere alla leggera. 
L'ultima cosa che mi serve è un piano talmente intricato, complesso e lungo nella sua attuazione da contenere centinaia di elementi che potrebbero andare storti.
Quello che avrei fatto io sarebbe stato far detonare una semplice bomba ad alto potenziale nascosta in una valigetta all'ora di punta di un giorno feriale a Grand Central, la maggiore stazione ferroviaria di New York. Un po' come la strage di Bologna del 1980.
Anzi, mi voglio rovinare: due bombe ad innesco differenziato, stile Hamas, così la gente, dopo la prima esplosione, scappa tutta da una parte e muore per l'esplosione della seconda bomba. Il tetto di Grand Central crolla e muore molta più gente delle tremila persone dell'11 Settembre.
Non ci credete? Vi invito a ripensarci. Avete visto cos'è successo a Madrid l'11 Marzo 2004? Piccoli ordigni improvvisati ed artigianali hanno ucciso 191 persone e ne hanno ferite in modo anche grave oltre 1400...! Basta organizzarsi e si può massimizzare l'effetto letale.
Ma il vero punto è che non è difficile: ci vuole un esperto militare di ordigni esplosivi (la CIA ne avrà uno, che dite?) un paio di bombe ad alto potenziale e un paio di pezzi di merda che le piazzino dove non si notano, tipo in un ripostiglio delle pulizie. Aggiungiamoci uno o due che facciano da palo.
Esageriamo: ci vogliono dieci persone.
Non difficilissimo e sicuramente alla portata dell'intelligence militare USA.
E invece no.
L'Amministrazione Bush fa decollare due aerei di linea (mi limito alle Torri Gemelle, per brevità); poi li fa atterrare Dio-solo-sa-dove; fa trucidare tutti gli occupanti e ne fa bruciare i corpi (perché, di essere morti, sono morti! E polverizzati, pure), tipo lupara bianca.
Poi fa partire Dio-solo-sa-da-dove dei missili travestiti da aerei di linea e li fa schiantare contro le Torri; ma non insieme, attenzione! Prima uno e, dopo 15 minuti, anche l'altro, così intanto arrivano le TV di mezzo mondo, viene meno l'effetto sorpresa e si nota meglio che non si tratta di aerei bensì di missili... (?)
E infine, gran finale, anziché usare missili abbastanza potenti da abbattere le torri da soli (e sono dei missili, sì o no?!?), fa detonare una serie elevatissima di cariche esplosive in una successione sincronizzata che ha dell'incredibile, per giunta senza cablaggi (perché, oltre a lasciare tracce, il calore dell'incendio avrebbe rischiato di danneggiarli, compromettendo il perfetto sincrono; ma sarebbe impossibile anche con i cablaggi, dicono gli esperti), facendo cominciare le esplosioni non dal basso, per sfruttare il peso dell'edificio, come si fa a regola d'arte, ma dal punto dell'impatto (circa a tre quinti dell'altezza).
Tutte queste cariche sarebbero rimaste lì per oltre un anno, collocate in gran segreto su praticamente tutti i cento e passa piani di ciascuna torre da una squadra di pazzi furiosi travestiti da tecnici dell'ascensore, ben motivati ed a prova di omertà più di un clan mafioso.
A parte che a me sembra un piano escogitato da un deficiente ubriaco, i rischi di insuccesso e di essere scoperti sono chiaramente enormi.
Quante cose possono andare storte, con un piano così assurdo?
Quanta gente si deve coinvolgere? Da quante persone si deve ottenere - con le buone o con le cattive - il silenzio, che poi dev'essere mantenuto per sempre?
In breve: ma chi è così coglione da andare a cacciarsi in un piano così rischioso, quando ci sono diverse alternative decisamente meno complicate?


2. LE RAGIONI
E veniamo alla seconda considerazione, la mia preferita: le ragioni per cui tutto l'attentato sarebbe stato realizzato. Permettetemi di liquidare alla svelta la baggianata della costruzione del World Trade Center con materiali cancerogeni... Se a Bari hanno abbattuto Punta Perotti e bonificato la Fibronit dall'amianto, non capisco perché a New York per buttare giù due torri si debbano ammazzare tremila persone.
Parliamo quindi solo della guerra dell'Afghanistan e della lobby delle armi. Da lì a pochi anni, dopo l'11 Settembre, gli USA avrebbero scatenato una guerra folle contro Saddam Hussein, in alcun modo legato all'attentato dell'11 Settembre e ad Al Qaida, sulla base della presenza di un fantomatico arsenale di armi di distruzione di massa di tipo chimico e batteriologico; arsenale che non è mai stato ritrovato, per la semplice ragione che non esisteva.
Era solo una menzogna della CIA, per aver creduto alla quale l'allora Segretario di Stato USA, il generale Colin Powell, ha perso il posto e l'onore. Eppure, è bastata a scatenare una guerra che dura da anni, nella quale le truppe di mezzo Occidente sono impelagate e da cui non riescono ancora ad uscire.
In tutta onestà, la necessità di commettere il più atroce degli attentati terroristici della storia - per giunta su suolo americano e con vittime americane - proprio non si vede, e neppure si intravede.
Si possono immaginare, invece, svariati metodi più semplici di questo per scatenare un conflitto.
E chissà quanti in più ne immaginano le diverse Amministrazioni USA, in cui - Presidenti a parte - lavorano menti raffinatissime: vi ricordate come è scoppiata la guerra del Vietnam? Si trattò di un altro evento manipolato ad arte dagli USA al fine di creare il pretesto per attaccare i Vietcong, invadendo il Paese. Non ci fu certo bisogno di ammazzare tremila civili su suolo americano.
Né ce ne sarà mai.
Per quello occorre la follia fondamentalista di un nemico che ti odia e che ha un nome: La Base, Al Qaida.

Saluti,

(Rio)