Salve.
Oggi è San Valentino e siete tutti in giro con le vostre agrodolci metà mentre io, che sono pure sentimentalmente impegnato ed ho un figlio, sono a diverse migliaia di chilometri dalla mia famiglia e mi rompo decisamente i coglioni.
Per vendetta, quindi, mo' vi beccate --non richiesta-- la mia personalissima classifica dei migliori e peggiori film romantici.
Avverto: dentro c'è di tutto, commedie, film strappalacrime, non faccio distinzioni. Basta solo che parlino d'amore o che abbiano i sentimenti di coppia al centro della storia. Per me, un film romantico è quello.
La cosa farà storcere il naso ai cinefili e, per affinità fonetica, anche ai cinofili, ma non è un problema mio. D'altronde, è risaputo che io di cinema non capisco una mazza, quindi...
In questo post, in nessun ordine particolare, ecco i migliori:
Avverto: dentro c'è di tutto, commedie, film strappalacrime, non faccio distinzioni. Basta solo che parlino d'amore o che abbiano i sentimenti di coppia al centro della storia. Per me, un film romantico è quello.
La cosa farà storcere il naso ai cinefili e, per affinità fonetica, anche ai cinofili, ma non è un problema mio. D'altronde, è risaputo che io di cinema non capisco una mazza, quindi...
In questo post, in nessun ordine particolare, ecco i migliori:
- I Ponti Di Madison County (The Bridges Of Madison County – 1995) • Clint Eastwood e Meryl Streep intrecciano una breve, ma intensa relazione in un paesino dell'Iowa dove non succede mai un cazzo, per cui il loro affair appare credibilissimo. Lui è un fotografo di passaggio, un musone emotivamente chiuso e di poche parole, per cui lei ci casca subito come una cretina, come farebbe qualsiasi donna che si rispetti. Poi, lei si chiama Francesca ed è di Bari, quindi scusatemi, ma io qui giocavo in casa. Perché io sono di Bari; non so se si sente dall'accento con cui scrivo.
- Paura D'Amare (Frankie And Johnny – 1991) • Michelle Pfeiffer e Al Pacino lavorano in un'anonima tavola calda come se ne vedono a migliaia, in America. Lui, cuoco appena uscito di prigione e lei invece è una cameriera scoglionata di mezz'età. Entrambi ne hanno già passate di tutti i colori, al punto che potrebbero aprire un negozio di vernici lavabili. Il modo in cui "resistono" ciascuno/a all'attrazione per l'altro/a, con mille paure e tentennamenti, per poi inevitabilmente cedere ai reciproci sentimenti è --secondo me-- da incorniciare. Ma, ripeto, io di film ne capisco quasi come di danze bèrbere.
- Il Principe Delle Maree (The Prince Of Tides – 1991) • Barbra Streisand e Nick Nolte partono più o meno da una relazione psicologo-paziente (la Streisand è la classica psicologa newyorkese affermata, single, con un figlio che non riesce più a gestire, perché il ragazzino ormai si affaccia all'adolescenza e comincia ad avere un forte bisogno di una figura paterna), per poi arrivare ad intrecciare una relazione sentimentale che... Be', non si può dire che 'sti due non si conoscessero a fondo, insomma! No, veramente: è proprio bello 'sto film. Già mi vedo con i baffoni inzuppati di lacrime davanti alla tv quando lei gli fa: "Io lo sapevo. Tu sei di quegli uomini che ritornano, ritornano sempre" (o una cosa del genere, chi si ricorda...! Mai stato di quelli che imparano le battute dei film a memoria; tranne i film con Lino Banfi, va be').
- L'Amore Ha Due Facce (The Mirror Has Two Faces – 1996) • Sì, va be', lo so: ma daaaaai, questa è una commeeedia, e che c'eeeentra, eccetera. Non rompete e cambiate canale. Sempre zia Barbra Streisand, che per i film d'amore --va detto-- ha occhio, solo stavolta con Jeff Bridges. Lei, professoressa universitaria single ma super-popolare, adorata dai suoi studenti, perché tiene lezioni appassionanti ed appassionate; lui, pure professore universitario ma di analisi matematica, single e socialmente capace come me quando mi hanno fatto girare i coglioni e ho bevuto troppo. Però una persona buona, mite, a modo suo sensibile e, a detta "delle femmine", considerato fisicamente attraente. I due intrecciano una relazione platonica (lui non vuole assolutamente fare sesso) solo che, pian piano lei si arrapa come una caimana e alla fine glielo dice, "a Jeff Bridges", che 'sta cosa del matrimonio bianco è una cazzata immane (credo siano proprio queste le sue parole). Ritmi e dialoghi da commedia, ovviamente, ma il film regge benissimo sino ai titoli di coda.
- Harry Ti Presento Sally (When Harry Met Sally – 1989) • E non poteva mica mancare questa splendida commedia sentimentale vecchio stile che ci ha fatto conoscere il talento di Billy Crystal e di Meg Ryan! E va be' che tutti sapevano come sarebbe andata a finire alla fine, ma l'intreccio delle loro avventure e disavventure sentimentali, come anche i dialoghi, sono una vera perla; un esempio di cosa vuol dire quando Nora Ephron decide di dare il meglio di sé per una sceneggiatura. Non le hanno mica soltanto dato l'Oscar per questo, no: gliel'hanno proprio fatto recapitare direttamente a casa da Sean Connery e Robert Redford nudi. Era il minimo.
- Il Dottor Živago (Doctor Zhivago – 1965) • Omar Sharif e Julie Christie --e scusate se è poco-- in una classica produzione kolossal Anni '60 di Carlo Ponti. Sì, perché c'è anche un po' d'Italia in questo film, buon adattamento cinematografico del romanzo di Boris Pasternak. Va be', è il romanzo di Pasternak che è bellissimo: c'è tutto l'intreccio delle vicende sentimentali di questo povero dottore specializzando e della ricca rampolla Lara con gli eventi della Prima Guerra Mondiale e della Rivoluzione d'Ottobre... Però anche la trasposizione cinematografica, secondo me, è credibile, per quanto si possa rendere cinematograficamente un romanzo storico così articolato. Il Dottor Živago è un po' l'emblema dell'amore che resiste a tutte le avversità, persino alle correnti della Storia con la S maiuscola. E sì perché, se non si è capito, gli eventi che accadono intorno a Lara e Jurij non sono mica robetta da trafiletto in terza pagina: sono cazzi novecenteschi di tutto rispetto. Per cui, avete presente "I Promessi Sposi" di Manzoni? Be', ora scordateveli: l'intensità ed il lirismo qui sono di ben altro livello. Altro che Lucia la ragazzotta banale e Renzo nel Paese delle Meraviglie, tra curati pavidi e signorotti arroganti. La tenacia e la pazienza dei protagonisti di questa storia così-russa-che-più-russa-non-si-può è a tratti surreale: i personaggi di Jurij e Lara non sono mica quelli di persone comuni e questa loro storia merita di essere raccontata ed ascoltata.
Bene. Va da sé che di film belli me ne sarò sicuramente scordati un casino, ma tant'è. La prossima volta, sempre per punizione, vi beccate i film più di merda del pianeta.
Saluti,
(Rio)