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sabato 20 settembre 2025

"Buon vento" un cavolo

Salve. 

Partita il 1 settembre dalla Spagna e, successivamente, anche da altri porti europei — ma sempre e comunque accompagnata da una fanfara e una copertura mediatica degne di eventi ben più rilevanti — la Global Sumud Flottilla (la "flottiglia globale della resistenza") è salpata con il duplice intento dichiarato di portare aiuti umanitari urgenti ad una popolazione, quella di Gaza, che sarebbe stremata da una carestia, e di rompere il blocco navale imposto da Israele al largo della Striscia. 

Guidata da una leadership di attivisti che va dal brasiliano Thiago Ávila sino all'onnipresente svedese Greta Thumberg ma, soprattutto, costituita da una plètora assortita e multinazionale di politici, scrittori, influencers, giornalisti (questi ultimi solo se allineati, sia chiaro) e gente comune, la Flottilla ha dovuto subito fare i conti con molti problemi. 
Alcuni di questi problemi erano reali, anche se prevedibili, ad esempio, il maltempo o guasti meccanici; altri, 
invece, erano — più che irreali — direi surreali, come il presunto attacco israeliano nel porto di Tunisi mediante lancio di "bengala sionisti" sul ponte dell'imbarcazione che ospitava Greta Thumberg che, per effetto di giornalisti e social media, ha dato vita ad un flusso enorme di discussioni ed analisi, manco fosse la Strage di Piazza Fontana del 1969.

Problemi a parte, sin dal primo momento è stato evidente anche ai più superficiali che l'intera impostazione della missione non sembrava affatto collimare con gli intenti dichiarati. 
Questo perché per cominciare, da qualche giorno l'UNOPS (United Nations Office for Project Services) aveva pubblicato una relazione, l'ormai celebre Rapporto UN2720, in cui — in aperta contraddizione con quanto precedentemente dichiarato dallo stesso Tom Fletcher, sottosegretario generale agli Affari Umanitari ONU — si affermava che tra il 19 maggio ed il 5 Agosto 2025, degli oltre 2.600 camion di aiuti umanitari che avevano superato i controlli israeliani ed erano entrati a Gaza, solo 300 di essi (il 12% del totale) avevano raggiunto le destinazioni prefissate nella Striscia, mentre oltre 2.300 erano stati "intercettati e saccheggiati" lungo il percorso.

Voi direte: "OK, ma questo cosa c'entra con la Sumud Flottilla?" Be', il fatto è che si stima che l'intera Flottilla possa trasportare — nella migliore delle ipotesi — l'equivalente di otto o nove camion di aiuti. Al massimo. A parte chiedersi che differenza possano mai fare nove camion di aiuti, quando in tre mesi se ne perdono migliaia, uno si domanda, soprattutto, chi o cosa assicurerebbe che, questa volta, gli aiuti della Sumud Flottilla arrivino davvero a destinazione e non siano anch'essi, come quasi tutti gli altri carichi, intercettati e saccheggiati da Hamas. 

E ancora: alla data in cui scrivo, il 20 di settembre, il tracker ufficiale della Flottilla (sì, hanno anche il tracker!) lì colloca, per lo più nei pressi della Sicilia Orientale. Per la verità, c'è anche un piccolo drappello in Grecia, ma non conta perché è partito praticamente dalle isole dell'Egeo.
Cosa ci fa la Flottilla ancora in Sicilia? Be', pare che stiano pensando di "impegnare il monitoraggio navale militare israeliano" (che, ovviamente, in piena guerra non avrà altro a cui pensare, se non a loro...) per poi provare a forzare il blocco navale di Gaza in una data vicina al sette ottobre, giornata ricca di valenze simboliche... 
Ma non dovevano portare aiuti umanitari urgenti ad una popolazione "stremata da una carestia" imposta da Israele? Chi si dà un obiettivo del genere vuol giungere a destinazione il prima possibile, e alle valenze simboliche magari ci pensa un'altra volta. 
Cioè, voglio dire, provate a immaginare di dire a qualcuno che sta letteralmente morendo di fame: "Non temere! Oggi è primo settembre e siamo partiti con un carico di aiuti, stiamo arrivando! Arriveremo lì più o meno il sette ottobre..." Quello, se ha la forza, come minimo ti manda affanculo.

E veniamo al secondo obiettivo principale: rompere il blocco navale. Qui, secondo me, siamo al sogno adolescenziale. Per stessa ammissione dei propal, quello israeliano è un esercito potente e ben organizzato. Non credo che per sostenere questo serva l'ammissione dei propal, ma anche loro convergono. 
Allora fatemi capire: in che modo una flottiglia di imbarcazioni civili lente e delicate, che non è nemmeno in grado di affrontare il mare grosso, che si ferma per fare riparazioni ogni pochi giorni, dovrebbe riuscire a forzare un blocco navale militare imposto dall'IDF in tempo di guerra?
Se passeranno, sarà perché l'IDF glielo avrà consentito. 
Se attraccheranno, sarà perché l'IDF glielo avrà consentito. 
Se una sola capocchia di spillo sbarcherà da quelle barche, sarà solo perché l'IDF glielo avrà consentito. 
Quindi, alla fine, cosa avranno dimostrato? Davvero non si capisce.

Tralasciando il costo elevato dell'operazione (non c'è alcuna trasparenza sul tema, ma siamo nell'ordine di svariate decine di migliaia di dollari per ogni giorno di navigazione), pagato da gente come Zaher Birawi della Fratellanza Musulmana, tra frequenti dirette Instagram e selfies con la kefiah, a me pare evidente che non la solidarietà, ma la paraculaggine ed il presenzialismo siano i reali principi ispiratori della Sumud Flottilla

L'apoteosi l'ha raggiunta un tizio di cui non citerò il nome per non fargli pubblicità, che, facendosi un selfie a bordo, dopo averlo pubblicato sui social e lanciato un saluto "da una nave della Global Sumud Flottilla", ha ricordato a tutti che è appena uscito il suo libro di cucina e sull'alimentazione sana. 
Cioè, tu stai portando aiuti umanitari urgenti a chi — in teoria — starebbe morendo di fame a causa di una carestia, e proprio quello ti sembra il momento opportuno per ricordare a tutti di comprare il tuo cazzo di libro in cui si parla di roba da mangiare?! 
Un vero genio del marketing. E sì che in tanti lo hanno preso per il culo, ma secondo me uno così dovrebbe essere citato in tutti i testi universitari come esempio del modo in cui non va creato un collegamento con i propri followers

Insomma, con questa Flottilla le premesse ci sono tutte. 
Quindi altro che "buon vento"... Popcorn e buon divertimento a tutti!

Saluti,

(Rio) 

PS. E mi dispiace sinceramente per i Gazawi, che si meritavano di meglio di questi qua...