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lunedì 1 giugno 2009

Bari, non farmi vergognare di te.

Ciao.

Una nota "a caldo", questa, dopo aver letto della notizia di Silvio Berlusconi a Bari e della folla urlante che gli ha impedito di tenere il comizio in favore di Simeone Di Cagno Abbrescia, obbligandolo a rientrare a Roma, senza aver nemmeno parlato.

Premetto che, personalmente, non amo Silvio Berlusconi.
Non lo considero implicato nella strage di Via D'Amelio ne' la reincarnazione di Hitler, come piace credere a qualcuno anche qui su Facebook, ma casomai la sua caricatura. E' un vanesio, in pieno delirio di onnipotenza e, soprattutto, non ha combinato un accidenti in tutti i suoi governi.

Se Silvio Berlusconi e' un liberista, io sono un anarchico "flesciato e scugnato" dei centri sociali.
Nei suoi governi, che dovrebbero essere orientati all'austerita', la spesa pubblica aumenta costantemente.
Questo perche' il premier appare troppo impegnato a farsi approvare leggi su misura indecenti, come il Lodo Alfano.
E' vergognoso.
Il Cavalier Silvio Berlusconi deve andare a casa; anzi, meglio, in galera.
Basta.

Detto cio', io vivo all'estero da tempo ma l'Italia, l'ultima volta che ho controllato, era una democrazia.
In democrazia, i governi vengono deposti solo ed esclusivamente dal verdetto inappellabile delle urne.

Le acclamazioni di popolo, come anche le deposizioni a mezzo della folla urlante, cosi' comuni in certi stati africani o sudamericani, da noi dovrebbero essere del tutto sconosciute, almeno alla nostra generazione.

Si poteva lasciar parlare Silvio Berlusconi, che avrebbe detto solo idiozie come al solito, danneggiando anche il povero Simeone Di Cagno Abbrescia, che personalmente ritengo non abbia alcuna colpa, se non quella di stare dalla parte piu' impopolare della scena politica del Paese, in questo momento.

Invece, si e' voluto privare il Cavaliere di un diritto garantito dalla Costituzione: lo si e' privato della liberta' di parola, un fatto sempre gravissimo, ma ancora piu' grave in tempo di campagna elettorale.

Barlusconi della Costituzione da sempre se ne sbatte le palle.
E la Sinistra, che lo accusa di questo da anni, cosa fa? Si mette sullo stesso piano del premier, negandogli un diritto costituzionalmente garantito.

Cosi' no, ragazzi.
Cosi' mi fate vergognare di essere barese.
Fatelo parlare, fategli fare le sue battute di merda (tanto appena apre bocca perde voti), fategli fare la vittima, ma lasciatelo parlare: non dimenticatevi mai che questa non e' la Romania di Iliescu (senza offesa per i Romeni).
Siamo in Italia, cazzo.
Siamo in Italia.

Saluti,

Rio.