GA_TagManager_Container

domenica 12 aprile 2009

Gli uomini :-)


Si', lo so.
Un post sugli uomini non dovrebbe essere scritto da un uomo, specie se etero.
Ma mica e' colpa mia se ci sono cosi' tante donne propense a parlare male degli uomini (specie dei propri) e cosi' poche votate a mettere le cose nero su bianco. :-)

Non so a voi, ma a me capita abbastanza spesso di dovermi scrivere da solo i post che vorrei leggere scritti da altri... E qui potrei buttarla giu' sul mondo della comunicazione istantanea, degli SMS, di Twitter, e tanta gente che non sa piu' cosa voglia dire davvero scrivere, solo che oggi e' Pasqua, fuori in Inghilterra pioviggina e a dire certe cose serie mi sto gia' annoiando da solo, quindi...

Forse non appariro' oggettivo, ma e' pur sempre vero che se avete qualcosa da (ri)dire potete sempre prendere la penna in mano e... posarla subito, perche' sui blog si scrive col computer. Ma dove vivete? :-)

Gli uomini, dicevo.
Personalmente, credo che la generazione di uomini che ha preceduto la mia, quella di mio padre (diciamo, i nati negli anni 30 e 40) abbia messo a durissima prova la pazienza delle donne.

Del tutto inetti in casa, indolenti ed incapaci di fornire qualsivoglia tipo di collaborazione domestica e non, questi uomini hanno avuto la pretesa di essere "serviti" tra le mura domestiche come i loro padri, solo senza il "fastidioso" inconveniente di essere i soli a dover portare i soldi a casa ed a dover prendere tutte le decisioni importanti, con le responsabilita' che ne conseguono.

Dal canto loro, le donne della generazione delle nostre madri erano incredibili.
Dotate di pazienza infinita, di capacita' di lavorare alla grande dentro e fuori di casa, pronte ad assumersi ogni genere di "nuova incombenza" che la vita moderna poneva loro, senza poter pero' rinunciare ad alcuna responsabilita' legata al ruolo tradizionale della donna.

In poche parole, in una societa' che stava cambiando, gli uomini della generazione di mio padre hanno preso solo il meglio e le donne della generazione di mia madre soltanto il peggio.
Naturalmente sto generalizzando e, come sempre accade in questi casi, ciascuno di noi potrebbe riportare opinioni e testimonianze diverse. Ma, a mio avviso, in genere e fatte salve le solite eccezioni, e' andata cosi'.

Se parliamo, invece, di QUESTA generazione, be', le cose stanno in modo piuttosto diverso.
Molti uomini ancora cercano di ritagliarsi una "zona franca" in casa, ma le loro compagne non sono piu' cosi' disposte a concedergliela.
La proverbiale pazienza ed i tonanti rimbrotti delle madri hanno prodotto una generazione di figli con una consapevolezza ben diversa dei ruoli nella coppia e della ripartizione dei compiti ad essi collegati.

Si litiga, c'e' tensione, c'e' frustrazione da ambo le parti, ma le ragioni di fondo, a ben guardare, sono diverse: la donna dice di sentirsi frustrata perche' "il mio compagno non collabora".

L'uomo, dal canto suo, dice di sentirsi frustrato perche' sa bene che "non ha alcuna importanza cosa faro' o non faro' in casa. Immediatamente, il livello delle aspettative di lei verra' innalzato, come nel salto in alto. Se salti 2 metri e 10, subito ti portano l'asta a 2 e 11."

Quello che il maschio sa bene e' che lei, la sua (non sempre cosi') dolce meta', non ha affatto avuto la stessa vita di sua madre.
Anche lei, proprio come lui, e' stata abituata bene da queste mamme che stiravano per te, cucinavano per te, pulivano per te e... s'incazzavano con te.

Lui sa bene che lei, da sua madre, ha purtroppo preso una cosa sola: la voglia di lamentarsi degli uomini.

Solitamente, lei e' pigra tanto quanto lui, non sa assolutamente gestire una casa, cucina malino (e sempre le stesse cose), stira malissimo, insomma, e' uno zero in economia domestica. :-)

Salvo lamentarsi quando tu, che vieni da un modello familiare maschile tipo pascia', non sei capace di rimpiazzare in casa il ruolo di SUA MADRE (o della tua, e' uguale), in modo da permetterle di continuare a fare la figlia anche da adulta...! :-)

La donna moderna, se potesse, i figli li farebbe fare a te, per poi goderseli da grandi. :-)
E, vivaddio, alcuni uomini l'accontenterebbero, pur di averne.

Lo so, lo so, sono di parte, lo ammetto.
Ma -- di nuovo -- se voi non volete scrivere, io che colpa ne ho?

Poi, e' vero: gli uomini bambini, purtroppo, ci sono.
Eccome, se ci sono.
Gli uomini senza attributi, pronti ad assecondare qualunque pretesa delle proprie compagne, anche le piu' assurde, soltanto perche' "cosi' lei vorra' restare accanto a me, perche' io da solo non so stare", sono una fastidiosa realta' con la cui molesta sgradevolezza ogni vero maschio deve coesistere.
Ammettiamolo, signori uomini: chi non ha mai incontrato uno smidollato senza palle cosi'?

Alle donne chiedo, se posso, di fare a me ed allo smidollato in questione un grande favore: lasciatelo.
Ma non in modo civile, rispettoso; no.
Fatevi trovare a letto con due dei suoi migliori amici contemporaneamente, piu' un camionista di passaggio, mentre ridete con i vostri tre partners parlando delle dimensioni del suo pene e delle sue performances. Fategli male. Fategli capire che e' vietato dalla legge vivere cosi'.

Un ultimo accenno alla cosiddetta crisi dei ruoli.
Anche questa e' vera.
Ruoli secolari, retaggi vecchi a volte di millenni sono stati completamente stravolti.
E menomale. Non vorrei vivere ancora in una societa' in cui c'e' l'uomo che comanda e la donna che subisce, come ai tempi dei miei nonni.

Si', e' vero che l'uomo e' confuso.
Com'e' vero che non si puo' confondere un ruolo della coppia senza incasinare per bene anche l'altro. Non e' solo insensato: e' impossibile.

Quante donne si sono confidate dicendomi che il lavoro dava loro soddisfazioni, ma che non avrebbero voluto continuare cosi' per sempre, e che desideravano anche una famiglia, dei figli, una vita diversa, una stabilita' di coppia piu' -- come posso dire -- "istituzionalizzata". (Madonnasanta, che brutto termine; spero almeno renda l'idea.)

Cosa posso dire a queste amiche?
Benvenute nel club, signore.

Noi uomini questo circolo lo conosciamo bene; e' antico e rinomato.
Se volete, si puo' fumare il sigaro, bere scotch whisky, conversare amabilmente, intrecciare amori, storie, anche passioni... Si puo' fare di tutto, fuorche' trovare una risposta immediata e definitiva alla domanda: come faccio a realizzare i miei sogni e a vivere il resto della mia vita come vorrei io? :-)

Un bacione e auguri.

(Rio)

Le Donne :-)


Dai, sdrammatizziamo un po', liberiamo un po' la tensione del terremoto all'Aquila con una cosa leggera. Un'idea di un'amica mi ha dato lo spunto per scrivere una nota scherzosa (ma mica troppo) che parla delle donne.

Donne, donne...
Con le solite eccezioni del caso, se dico che -- in genere -- le donne sono piu' belle degli uomini, non mi sembra di dire una cavolata.

La bellezza (sempre in generale) E' DONNA.

Si', va be', ci sono pure gli uomini belli, ma avviene per caso, e' una specie di errore genetico, di deformita' nella specie.

Le donne no.
Le donne perseguono l'obiettivo della bellezza con un'abnegazione ed una determinazione che al confronto pure uno del Battaglione San Marco apparirebbe privo di disciplina.

La bellezza e' donna.
E le donne se la meritano.
Poi, vabbe', tutte li' a dire: "Ma chi? Io? Io non faccio nieeeente, non me ne frega proprio una maaazza, se ho i capelli sporchi, me li lego e baaasta, esco senza truuuucco, mica sono una fissaaata come la mia amiiica" (e puntano il dito verso l'amica, che nello stesso momento lo punta verso di loro...).

La verita' e' che le donne non hanno idea di cosa sia la trasandatezza. Hanno semplicemente standard diversi.

Se la piu' bella delle donne mettesse nella cura di se' l'attenzione dell'uomo medio, probabilmente andrebbe in giro sembrando l'anello mancante tra l'Homo Neanderthalis ed il Sapiens Sapiens.
Verrebbe Piero Angela a studiarla; e non dico Alberto Angela, se no a qualcuna magari viene la tentazione di provare.

Le donne sono belle, si'.
Ma cio' che contraddistingue le donne non e' la bellezza. No, purtroppo no. Magari.

Cio' che contraddistingue le donne e' l'assoluta, totale, inspiegabile, inenarrabile, contraddizione in termini di molti loro comportamenti e ragionamenti.

Si dice che l'uomo utilizzi un emisfero cerebrale alla volta, se no si stanca. 

La donna, invece, tutti e due insieme.
E non fraintendetemi: se soltanto si organizzasse con i sensi unici, a me andrebbe pure bene.
E invece no.
Il flusso di pensieri di una donna somiglia al traffico di biciclette cinesi in un grande incrocio del centro di Pechino, quando si sono scassati i semafori.
Tutti si "buttano avanti" e chi passa, passa. In una parola, un casino.

Ed a farne le spese siamo noi.

Partendo da questo po' po' di presupposti, tempo fa buttai giu' queste mie considerazioni:

Ah, le donne...

1. Quelle che si mettono con te e ti dicono "ti amo" e poi... cercano di cambiarti.
Scusa, ma non mi amavi?

2. Quelle che se ti rompono le palle vuol dire che ti amano, e se invece ti lasciano in pace e' perche' hanno la testa ad un altro.


3. Quelle che misurano le tue frasi facendo confronti su tutto, anche quando a te neanche passava per l'anticamera del cervello. E alla fine e' sempre e comunque colpa tua.
Esempio:
LUI: "Belli i fiori su quel balcone!";
LEI: "Perche', quelli sul nostro ti fanno cagare???"
LUI: "Mi e' appena venuta voglia di emigrare nelle Antille Olandesi".

4. Quelle che si lamentano di essere considerate troppo sul piano fisico e troppo poco su quello intellettuale, e poi si truccano e si vestono per attirare proprio quel genere di attenzioni.

5. Quelle che se le lasci tu, sei un mostro e un insensibile.
Se ti lasciano loro, e' perche' "tocca sempre alla donna prendere le decisioni piu' dure, nella coppia".

Va bene, si', lo penso anch'io: viva queste bellissime, e intricatissime contraddizioni viventi chiamate donne.
'Tacci loro, pero'.

(Rio)