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domenica 15 marzo 2009

Il pacchetto precari di Berlusconi e le reazioni delle "Sinistre"

Per chi ancora dubitava, il Governo Berlusconi -- l'Esecutivo che dovrebbe rappresentare la voce del Liberismo in Italia -- presenta un pacchetto precari che dimostra, nei contenuti e nelle reazioni che suscita da Sinistra, che in questo Paese dei precari non frega un cazzo a nessuno.

Raschiando il fondo del barile, il Governo di Centrodestra mette insieme pochi spiccioli che distribuisce a pioggia su una galassia variopinta fatta di cassintegrati, co.co.pro., lavoratori "sospesi" di vario tipo e lavoratori licenziati.
Il Ministro Sacconi, la quintessenza di Mary Poppins disceso dal cielo con l'ombrello spiega, non senza una punta di orgoglio personale, che l'indennita' arriva "sino al 20% del salario percepito l'anno prima".
In buona sostanza, se ti va di lusso, da disoccupato porti a casa circa duemila euro all'anno. E solo se ti va di lusso.

Che cosa dovrebbe cambiare un intervento come questo nella triste vita di un precario, veramente non l'ho capito.
Costera' la bellezza di 100 milioni di euro solo per il 2009 e saranno soldi che finiranno, in pratica, nel nulla.

Ma cio' che fa di Sacconi la versione contemporanea piu' genuina di Tu-Scendi-Dalle-Stelle e' la brillante raccomandazione che «in questa stagione è bene accettare, non dico qualsiasi lavoro, ma anche lavori non coerenti con gli studi fatti».

Come se i precari questo non lo sapessero benissimo dai tempi del Pacchetto Treu. Anzi no, da prima; dai primi anni '90, i tempi del "si lavora tutti in nero e si spera in un'assunzione, che' la speranza e' l'ultima a morire".

In un mercato del lavoro che ha bisogno di VERA deregulation, vale a dire dell'abolizione dell'articolo 18 con effetto retroattivo, ossia su tutti i contratti di lavoro in essere, dell'eliminazione degli ostacoli che impediscono ad un'azienda di licenziare (e, quindi, anche DI ASSUMERE) quando le pare, di meritocrazia che premi i migliori, il governo di Centrodestra che fa? Si mette a fare le elemosine, come farebbe Epifani se fosse lui Presidente del Consiglio.

E le "Sinistre"? Tutti li' a dire che sono solo spiccioli, che ci vogliono soldi veri (lo dice anche Confindustria, come se non sapesse dalle tasche di chi verranno presi quei soldi...).

Un Paese di bambini.
Tutti che fanno finta di non capire che LIBERTA' DI LICENZIAMENTO E LIBERTA' DI ASSUNZIONE SONO DUE FACCE INSEPARABILI DELLA STESSA MEDAGLIA.
BLOCCHI UNA ED HAI BLOCCATO ANCHE L'ALTRA.
LIBERI UNA ED HAI LIBERATO ANCHE L'ALTRA.


Mettiamo una cosa in chiaro.
Sono il primo a dire che mi piacerebbe vivere in un mondo in cui ci fosse liberta' di assumere, ma non di licenziare.
Peccato che questo mondo esista soltanto nella testa malata di Fausto Bertinotti e di qualche cretino dei Centri Sociali.
I nostri padri -- l'animaccia loro! -- hanno voluto illudersi di vivere in un mondo fatto cosi'.
Ma poiche' quel mondo non puo' autosostenersi ne' sul piano finanziario ne' su quello sociale, hanno preso anche cio' che spettava a noi, pur di mantenere vivo il sogno.
E di conseguenza, ci hanno regalato il precariato, i concorsi pubblici bloccati da secoli, insomma ci hanno privati di un futuro che era NOSTRO.

Lo so particolarmente bene io, che nell'iper-garantista Italia ho ricevuto soltanto offerte da schiavitu' moderna (mi dite come cazzo si fa ad offrire un co.co.pro. ad un quasi 40enne, laurea, master Bocconi e oltre 10 anni di esperienza qualificata in tre continenti e cinque Paesi diversi???), mentre nella spietata Inghilterra, priva di giustizia socialista e senza ammortizzatori sociali, licenziato il 31 Marzo, trovo un lavoro migliore e meglio pagato dal 1 Aprile. E questo non in un momento di crescita dell'economia, bensi' nella fase piu' nera della piu' grave recessione economica dai tempi del crollo della borsa del 1929.

Questo lo hanno capito tutti i Paesi piu' avanzati del mondo.
Ma in Italia di tutto tutto cio' non si parla nemmeno.
Sono tutti li' ancora a dire che «ci vuole coesione sociale e bisogna tassare i redditi piu' elevati» (neanche a dirlo, citavo la CGIL). Solo "le Sinistre" italiane possono credere che tassando i redditi piu' elevati e le imprese si possa davvero arrivare alla copertura di un piano di assistenzialismo il cui bacino di beneficiari, proprio per effetto della suddetta tassazione, rischia di allargarsi a macchia d'olio nel giro di pochi mesi.

Sono seriamente preoccupato per il mio Paese.
L'Italia affronta le sfide insidiosissime del terzo millennio con una mentalita' ed un approccio primo-novecentesco, nei discorsi e nel merito.
Si salvi chi puo'.

(Rio)

Nella foto: Il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.