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giovedì 19 novembre 2009

Breve epitaffio per la punteggiatura :-)


Orsù, continuiamo l'opera meritoria portata avanti da un idealista senza speranza contro l'orda di dementi ignoranti che impazza allegramente su internet.

Quello della punteggiatura è un tema assai complesso, nel quale è opportuno non entrare mai a gamba tesa, secondo me.
E la ragione è semplice: l'uso della punteggiatura si può "standardizzare" solo fino ad un certo punto(!).
La punteggiatura è ANCHE espressione della personalità di chi scrive; è legata non soltanto alla forma, ma ANCHE ai contenuti che una data frase esprime ed all'enfasi ed alle sfumature che chi scrive vuol dare a tali contenuti.
Pertanto, nel trattare della punteggiatura userò un linguaggio ancora più pacato e sfumato nei toni di quello che ho utilizzato nella mia precedente nota sull'ortografia.

Notate, ad esempio, che ho scritto ANCHE in maiuscolo e in grassetto.
Ma perché mai l'avrò fatto?
Perché il fatto che la punteggiatura denoti ANCHE l'espressività di chi scrive non significa affatto che si possa mettere alla cazzo di cane, miei giovani neuroni traviati dalle droghe pesanti.

Quindi, orsù, mettete via il vibratore per un secondo e seguitemi in questa breve carrellata, nella speranza che persino voi riusciate a scrivere una frase comprensibile prima della pensione.

Proprio perché ho stima di voi, cominciamo dalle cose semplici.

1. I TRE puntini di sospensione

Per favore, mie brillanti promesse dell'Alzheimer, ditemi: quanti sono i TRE puntini di sospensione? Il più sveglio di voi risponderà: "Aspetta, questa la so! Sono tre!"
Ma bravissimo!
E allora, figlio illegittimo di Einstein, saprai anche perché cazzo tu e gli amici tuoi continuate a metterne due, quattro, cinque, trecentoquarantatré, insomma tutto fuorché tre?
Appena lo scopri, manda una mail alla Fondazione Nobel.
Il premio te lo danno di sicuro. In testa.
Orsù, passiamo oltre.


2. La virgola, questo segreto di Stato

So che vi sembrerà incredibile, ma ci sono frasi più lunghe di quattro parole soltanto. E sono molte! Ma non è tutto: pensate che esistono persone in grado di esprimere più concetti collegati tra di loro all'interno dello stesso periodo.
Ma che bravi, vero?
E sì --prima che me lo chiediate-- per fare questo è necessario accendere più di un neurone per volta.
Quando questi concetti sono molto collegati tra loro, vanno separati con una virgola. La virgola fa due cose contemporaneamente: relaziona i concetti l'uno all'altro e li distingue l'uno dall'altro, per far sì che lo sfigato che vi legge capisca di che stracazzo stiate parlando.
Volete un esempio, sorgenti vive di ignoranza?
Eccovene uno.
Un cerebroleso come voi dice: "Ieri sono stato interrogato ma ho risposto bene anche se la prof ha detto che devo studiare di più dato che non sapeva che ho passato tutto il pome a cazzeggiare con la PlayStation per poi vedere la Vale sul tardi".
Un esemplare della specie Homo Sapiens Sapiens, invece, direbbe: "Ieri sono stato interrogato, ma ho risposto bene, anche se la prof ha detto che devo studiare di più, dato che non sapeva che ho passato tutto il pome a cazzeggiare con la PlayStation, per poi vedere la Vale sul tardi".

E adesso venite a dirmi che è stato più chiaro il cerebroleso.
Giuro, a tuzzi vi prendo.
Orsù, andiamo avanti.


3. Il punto fermo non è una macchia sul foglio né un pixel fuori posto sullo schermo

Quando una persona normale --cioè non voi-- parla, fa delle pause.
Queste pause non le fa solo per prendere aria, ma anche per distinguere una serie di concetti da un'altra serie di concetti collegati.
Certo, giovani precari della prostituzione minorile, è chiaro che tutto quello che uno dice di seguito è in qualche modo collegato, almeno finché non si tratta dei discorsi sconclusionati da bimbiminkia che fate voi.
Ma ci sono concetti più collegati di altri nel discorso. Per questo ci sono le virgole, per i concetti molto collegati, ed i punti fermi, per quelli molto meno collegati, anche se comunque susseguenti.
Volete un altro esempio, menti avariate?
Eccone qui un altro.
Il cerebroleso: "Oggi ho il cellulare spento anche se dovrei tenerlo acceso perché la Vale mi ha fatto incazzare la Vale crede che tutto debba essere come dice lei io ho una mia personalità invece non posso sempre sottostare ai suoi voleri".
L'individuo dotato di DNA umano: "Oggi ho il cellulare spento, anche se dovrei tenerlo acceso, perché la Vale mi ha fatto incazzare. La Vale crede che tutto debba essere come dice lei. Io ho una mia personalità, invece. Non posso sempre sottostare ai suoi voleri".

Visto? Non commentate!
Zitti ed accondiscendenti vi voglio. Una parola e siete morti.

Orsù, infilate il pene nella presa della corrente, adesso.

Saluti,

(Rio)